"Ho provato che cosa significhi 'sentirsi crollare il mondo addosso'. Ogni tre mesi i controlli mi portano a fare i conti con la realtà, ma sono pronta ad affrontarli con la consapevolezza che potrò sempre rialzarmi e guardare a oriente, per vedere il sole dietro le nuvole".
Le storie di queste donne raccontano di chi scopre per caso la malattia tre giorni prima del matrimonio o di chi si accorge che c'è qualcosa che non va perché il figlio lattante smette improvvisamente di "attaccarsi a uno dei due seni", di chi nota una strana reazione del proprio gatto oppure semplicemente si sottopone a un controllo di routine. Tra loro anche il racconto di un uomo che a 41 anni scopre un nodulo al seno e inizia la sua sfida verso la guarigione.
"'Ehi mamma, cos'è questa pallina?' Mi chiede mio figlio una mattina qualunque. Una settimana dopo ero finita nel girone dantesco dei controlli. A scacciare la paura è stato un semplice pensiero: se il mio corpo ha generato una pallina, allo stesso modo perché non può eliminarla? Oggi sono una donna in cammino", afferma Silvia, 47 anni. Il domani, dice, "lo attendo un giorno alla volta, senza fretta e aspettative".
Anche Tullia, 53 anni, ha scelto gli scatti ed un obiettivo per trasmettere il suo messaggio: "La diagnosi di cancro è lo spartiacque tra una vita tranquilla e una governata da forza e determinazione: un nuovo punto di partenza. La malattia mi ha portato ad avvicinarmi ad altre donne che stavano affrontando il mio stesso percorso, e con loro - afferma - ho trovato tanta forza, positività e voglia di stare insieme".
Annalisa e le altre, raccontare il cancro al seno
Mostra a Milano 'Io ero, sono, sarò'