Carmen Consoli con "Uomini topo", Francesca Michielin con "Bolivia", Ghali con "Cara Italia", Patrizia Laquidara con "Il cigno (The Great Woman)", Ermal Meta e Fabrizio Moro con "Non mi avete fatto niente", Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con "Salvagente", i Punkreas con "U-soli", i Radiodervish con "Nuovi schiavi", Salmo con "90 min", i Subsonica con "Punto critico". Sono questi i dieci brani in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, lo storico riconoscimento riservato a brani pubblicati da artisti italiani affermati nell'anno precedente che tocchino tematiche sui diritti umani. Il riconoscimento, nato nel 2003 nell'ambito del festival 'Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty', viene assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste sono invece state scelte da Amnesty e Voci per la libertà pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2019 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà, in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo). Nel frattempo è disponibile online il bando per la 22/a edizione del "Premio Amnesty International Italia Emergenti", a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale. Sul sito www.vociperlaliberta.it è disponibile il bando.
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