Nell'Italia bloccata dalla pandemia mentre le famiglie sono riunite insieme sono tante tantissime le persone sole in casa per le quali la telefonata vale come un abbraccio. E' nata così semplicemnte e spontaneamente una iniziativa che sta avendo da un mese un grande riscontro e che testimonia il cuore grande di tanti italiani.
"Abbiamo fatto ad oggi 60 'accoppiamenti' di persone che si sentono ogni giorno e andremo avanti fin quando vorranno. Riceviamo tante telefonate sia di chi vorrebbe ricevere e sia di chi vorrebbe dare ma posso dire che alla fine è la stessa cosa perchè fa bene ad entrambi". Al momento sono più donne che uomini a telefonare, con un'età che va dai 30 ai 50 anni, "poi capita che si proponga come volontario qualcuno che si sente dalla voce che è anziano, noi capiamo il messaggio e lo mettiamo tra i destinatari perchè è già capitato che sia un vecchietto che con orgoglio non vuole sentirsi 'destinatario'. Come pure è capitato che parenti segnalino anziani che non hanno dimistichezza con la tecnologia ma vorrebbero ricevere sostegno". C'è un numero unico per Una chiamata un sorriso e poi gli organizzatori, Valentina Salerno con le persone del comitato Colle Oppio e gli altri associati (Boulevard Merulana, altra rete fondamentale di sostegno del quartiere, Eòo Design e Circolo degli Anziani Colle Oppio) filtrano le richieste, verificando identità e dando priorità ovviamente alla sicurezza degli incontri virtuali.
"Ci sono molti modi per aiutare gli altri in questa emergenza, è un momento drammatico per tutti che ci da però l’opportunità di riscoprirci più umani, di renderci utili per come possiamo, di sentirci connessi anche a distanza , nelle piccole cose che spesso racchiudono le grandi. Donare qualche minuto di tempo, comporre un numero di telefono e dare sostegno emotivo a una persona, sola o in difficoltà, semplicemente chiacchierando un po’ con le, può farci, conclude, vedere le cose che sono capitate sotto una luce diversa".
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