Per arrestare il declino della popolazione e far ripartire il numero delle unioni ufficiali tra coppie, il governo giapponese decide l'introduzione di un piano di incentivi con lo scopo di facilitare i matrimoni e aumentare il tasso di natalità, da anni tra i più bassi al mondo, a fronte dell'elevata aspettativa di vita nel Paese. Le agevolazioni messe a disposizione dall'esecutivo appena insediatosi equivarranno a un importo di 600.
Di questo passo - dicono i sociologi - complice anche la metamorfosi generazionale e le minori pressioni sociali - oltre alla maggiore precarietà nel mondo del lavoro, l'età media delle coppie che decidono di sposarsi e avere figli sarà destinata ad elevarsi a valori che non consentiranno un contraccambio della popolazione. I minori con un'eta inferiore ai 15 anni, infatti, costituiscono appena il 12% degli abitanti dell'arcipelago, in netto contrasto con la fascia di età degli over 65 - che rappresenta il 28,7% del totale. Da qui al 2040, rivelano gli studiosi, senza i necessari fondi di assistenza alle nuove madri la situazione si inasprirà ancora di più, quando la generazione del boom demografico degli anni Settanta andrà in pensione e la percentuale di anziani con più di 65 anni raggiungeranno il 35,3% del totale della popolazione
In Giappone troppi anziani, bonus a chi si sposa e fa figli
Il neogoverno Suga punta su natalità, 5000 euro a giovani coppie