Qualcosa cambia? La piaga dei femminicidi, la violenza sulle donne ha visto finora protagoniste in piazza o in ogni forma di protesta quasi sempre solo donne. Eppure il problema riguarda la società tutta e dunque anche gli uomini.
"Ne ammazzano una al giorno ma io vedo solo donne manifestare, protestare, gridare aiuto - ha scritto nei giorni scorsi la giornalista Milena Gabanelli su Twitter con grande partecipazione - Non ho visto una sola iniziativa organizzata dagli uomini, contro gli uomini che uccidono le loro mogli o fidanzate. Dove siete? Non è cosa da maschi proteggere le donne?". Sarà raccogliendo quell'invito oppure perchè i tempi stanno cambiando ma da Biella a Roma, da Albenga a Milano e Torino sono varie le manifestazioni maschili in questo senso
Ha cominciato Biella: hanno attraversato la città a piedi, scarpe e mascherina rossa, per dire no alla violenza contro le donne. "Uomini in scarpe rosse" è il flashmob organizzato da Paolo Zanone, imprenditore tessile e direttore artistico della compagnia Teatrando di Biella. Partiti dal Ponte della Maddalena sono arrivati sino in centro, dove hanno mostrato una serie di cartelli. Messaggi sul tema "da uomo a uomo", per mettere fine alla violenza sulle donne.
E uomini in piazza anche ad Albenga per chiedere scusa alle donne. Un impegno per denunciare i tanti femminicidi che ha visto l'Associazione culturale Fischia il vento e Anpi di Albenga e Ceriale (Savona), in prima linea. Presenti tantissimi giovani mentre nessun rappresentante di alcun partito politico è intervenuto. Un filo di lana rosso ha unito i presenti per tenere il distanziamento, ma anche per collegare idealmente tutti gli uomini contro la violenza sulle donne. Unica voce femminile quella della presidente provinciale dell'Anpi di Imperia, Amelia Narciso, che con un suo scritto ha sottolineato come gli uomini che ci mettono la faccia e chiedono scusa "siano purtroppo rari". Adesione alla manifestazione da parte della storica Associazione albenganese "Fieui dei carruggi" che ha portato le adesioni al flashmob di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo tra cui Michelle Hunzinker e Fiorella Mannoia. Sui social adesione anche dell'onorevole Giulia Bongiorno. E a Torino il Cerchio degli uomini, contro la violenza maschile sulle donne e contro l'omofobia in piazza Castello il 27 febbraio . Nella stessa data, i consiglieri comunali del Pd sono scesi in piazza a Milano per dire no alla violenza contro le donne. L'evento 'Uomini che amano le donne' e' stato promosso dai consiglieri uomini che hanno portato in piazza San Fedele, di fronte alla sede del Comune, delle sedie vuote con un fiocco rosso e i nomi di alcune donne che hanno perso la vita vittime di femminicidio. "Oggi con un flash mob abbiamo voluto dare voce all'impegno diretto degli uomini nel contrastare la violenza di genere. Un'azione prima di tutto culturale, attenta ai messaggi e ai modelli che vengono rappresentati. Un'attenzione che e' evidentemente mancata alla Rai pensando alla serie di fiction con finti stupri andata in onda nel solo ultimo mese - ha commentato il capogruppo del Pd al Comune di Milano, Filippo Barberis - . La Rai realizzi quanto prima una trasmissione in prima serata dedicata al fenomeno della violenza di genere. Perche' e' giusto e per recuperare al messaggio sbagliato passato in queste settimane".
E anche nella Capitale un gruppo di uomini ha deciso di mobilitarsi contro la violenza maschile sulle donne. Se nella cittadina piemontese qualche giorno fa l'imprenditore Paolo Zanone ha guidato un mini-corteo tutti in scarpe rosse per le strade del Comune, il 4 marzo sarà la volta dei romani che si sono dati appuntamento in piazza San Silvestro a partire dalle 16 con le mascherine rosse."Un flash mob per manifestare contro la violenza maschile sulle donne, come è successo qualche giorno fa a Biella. Vogliamo lanciare un appello alla mobilitazione per dire no a quanto si consuma giorno dopo giorno nelle nostre città, tra le nostre case. Perché la violenza sulle donne è un fenomeno strutturale che riguarda tutti e tutte e non dobbiamo voltarci dall'altra parte pensando che non ci tocchi - spiegano i promotori dell'iniziativa, gli uomini del coordinamento cittadino Liberare Roma -. Ci riguarda in quanto uomini che devono porsi come soggetti attivi di un cambiamento di paradigma nelle nostre vite. I dati sulla violenza di genere non conoscono flessioni e anzi, la pandemia e il lockdown non hanno fatto altro che innalzarli. Per questo saremo in piazza e invitiamo ad aderire alla mobilitazione, per smuovere la cultura di tanti uomini che troppo spesso non ha coscienza di questo fenomeno o peggio si voltano altrove - l'appello -. Indosseremo le mascherine contro la violenza della cooperativa Eva che costruisce percorso di autonomia delle donne che escono dalla violenza.Per aderire alla mobilitazione scrivere a liberareroma@gmail.com".
Violenza donne: da Biella a Roma la marcia degli uomini (finalmente)
Ad Albenga in piazza per chiedere scusa, a Milano flashmob pd