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San Valentino, se l'amore finisce si fa decluttering emotivo

Disfarsi degli oggetti dell'ex e guardare al futuro

foto iStock.

Redazione Ansa

Fiori, cioccolatini, regali e cena fuori: un classico di San Valentino, la popolare festa degli innamorati il 14 febbraio. Per quanto proviamo a dribblare la ricorrenza alla fine ne siamo affezionati.  
San Valentino: la rivincita del maschio romantico
Ebbene sì, il primo dato a stupire in una ricerca commissionata dalla piattaforma Subito è la marcata adesione all’indagine della quota maschile (64,5%, contro il 34,6% delle donne), che dimostra un interesse per nulla scontato su questo tema. Chi si aspetta una festa osannata dal popolo femminile si sbaglia di grosso, gli uomini italiani sfatano questa convinzione e si dimostrano amanti dell’amore in tutte le sue forme. Romanticismo che emerge da tutte le risposte del questionario, ma soprattutto dai racconti di regali memorabili fatti o ricevuti: “la nascita di mio figlio, il regalo più importante”; “la cena in cui ci siamo scambiati gli anelli di fidanzamento” e ancora “nessun regalo, solamente far felice la persona che ami” oppure “essere ancora qui a festeggiarlo insieme dopo 30 anni”.
Come, quando e perché si festeggia l’amore
Uomini e donne vivono diversamente la festa degli innamorati, ma la vena romantica rimane un must-have per entrambi. Tanto che se solo per il 16% San Valentino è la festa dell’amore, per gli altri (72,9%) ciò che conta è l’amore in sé, che va celebrato ogni giorno, indipendentemente dalle ricorrenze. Infine abbiamo chi sente il peso dello scorrere del tempo o non ha attualmente al suo fianco la persona della propria vita, così una volta riteneva San Valentino una festa importante ed oggi non più (11,3%).
Nonostante sembrino snobbare questa festività, gli italiani confermano l’attitudine a fare un regalo a San Valentino ogni anno (23,4%), o almeno quando si trova qualcosa che piace all’altra persona (51,2%). Infine abbiamo i due casi estremi che in piccole percentuali dichiarano, con apprezzabile sincerità, di regalare qualcosa solo all’inizio di una relazione (5,8%) o per cercare di recuperare un rapporto (1,1%). Solo un 18,5% rimane fermo sulla sua decisione di non fare mai regali per San Valentino!
Regali: oggetto o esperienza? Il dilemma attanaglia tutti e tra le idee più gettonate per celebrare la ricorrenza spiccano le esperienze (76,5%), quindi corsa ad organizzare weekend, cene e viaggi che possano creare dei ricordi per cementare il legame. La posizione più concreta e “materiale” è espressa dal 23,5% del campione: un oggetto rimane, l’esperienza no!
Parlando di oggetti, infatti, la scelta ricade per il 37% su qualcosa di semplice perché si ha la piena conoscenza dei gusti della dolce metà, quindi opzione a rischio zero. Vi è pero un testa a testa tra chi si lascia ispirare dal momento (27,6%) e chi invece va alla ricerca di quel prodotto che possa stupire (26,4%).
E se il pensierino è la scelta migliore per il 46% dei rispondenti, il biglietto d’amore lo è per il 21,5%, come un modo per esprimere a parole ciò che a voce a volte non si riesce a fare. Rimangono i grandi classici come gioielli e accessori (7%), foto o quadro della coppia (5,2%), peluche e oggetti teneri e coccolosi (2%) che anche quest’anno entreranno nelle case degli italiani in ogni caso.
Trend decluttering emotivo: che fine fanno i regali degli ex?
Tra i regali “memorabili” ce ne sono alcuni meravigliosi, altri non graditi o oggettivamente imbarazzanti: enormi peluche, set di bicchieri in peltro, un vaso di vetro con fiori finti (sic!), gioielli e bijoux spesso definiti “orribili” o che chiaramente non rispecchiavano i gusti del destinatario - menzione speciale per una catenina d’oro con Cristo di diamanti. E se questi oggetti si amano anche se “diversamente belli”, che fine fanno quando l’amore finisce? Una buona parte degli italiani dichiara di conservarli come ricordi dal forte valore affettivo (43,9%)… forse anche come memento per evitare di commettere lo stesso errore la volta successiva? Altri hanno un approccio più venale: l’amore passa, ma l’oggetto resta (20,3%).
C’è poi chi preferisce liberarsene restituendoli al mittente (4,7%); riciclandoli astutamente per compleanni o altre ricorrenze (4,3%) o addirittura buttandoli (19,3%). E chi dichiara di avere rivenduto un oggetto ricevuto in regalo appartenente a una relazione ormai chiusa (8,6%); sembra quindi emergere un nuovo trend smart, il decluttering emotivo, ovvero la scelta consapevole di fare pulizie nella mente e nel cuore disfandosi di oggetti che ci fanno vivere ancorati al passato, portando benefici in termini di consapevolezza, leggerezza e proiezione verso il futuro. Molti oggetti infatti possono essere perfetti per qualcun altro e per il 10,1% dei rispondenti la sensazione di essersi liberati dei regali indesiderati (oltre che del partner) è impagabile, quasi quanto la soddisfazione di aver guadagnato da quella relazione ormai conclusa un gruzzoletto da reinvestire in qualcosa di nuovo per sé (8,1%).

 

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