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Lady Loriblu accoglie la famiglia di un acquirente ucraino

Pilotti, decisione venuta dal cuore, vorrei adottare orfano

Redazione Ansa

Una intera famiglia di profughi ucraini accolta dall'imprenditrice marchigiana Annarita Pilotti, ad del noto calzaturificio Loriblu di Porto Sant'Elpidio (Fermo), famoso per le scarpe gioiello indossate da celebrity di tutto il mondo. "Nella serata di ieri sono arrivati la moglie e i due bambini di uno dei nostri buyer ucraini con il quale lavoriamo da molti anni e oggi arriveranno anche la sorella e i genitori", racconta Pilotti dal Micam di Milano dove si trova in questi giorni. "Ho messo a loro disposizione una casa a Penna San Giovanni (Macerata) e domattina andrò a conoscerli e li abbraccerò stretti", aggiunge l'imprenditrice, prima donna a guidare, dal 2015 al 2019, Assocalzaturifici.
    "Dalle finestre di casa si vedono in lontananza i Sibillini e il mare, ieri quando la giovane mamma si è affacciata per ammirare il panorama ha detto che dopo tanti giorni i suoi occhi stavano guardando qualcosa di bello", racconta ancora Pilotti con voce commossa. "La decisione di ospitare la famiglia del nostro buyer, che in Ucraina vive a Chernigov, dove aveva una rete di negozi, ora chiusi, è arrivata dal cuore - spiega l'imprenditrice -. Mi sono chiesta cosa avrei pensato se mi fossi trovata al loro posto e nessuno mi avesse teso la mano in segno di aiuto e quindi non ci ho pensato due volte ad accogliere le sei persone". Pilotti racconta anche di un'altra buyer di Kiev che è riuscita a fuggire in Romania assieme alla madre disabile e si "accende" quando parla della possibilità di poter aiutare uno dei 40 bambini prelevati da un orfanotrofio ucraino e che potrebbero essere ospitati nelle strutture della Caritas o altre associazioni marchigiane: "Non so se la burocrazia lo permetterà - dice Lady Loriblu -, ma se ce ne sarà l'opportunità sono pronta ad adottare uno di questi bimbi".
    Di pari passo con la solidarietà e l'accoglienza corre la preoccupazione per quello che sarà il destino delle aziende legate ai mercati russi, ucraini e in generale dell'area ex Urss, molto importante per il settore calzaturiero marchigiano.
    : "La situazione è drammatica - sottolinea Pilotti -, il nostro comparto sta subendo una battuta d'arresto pesantissima proprio nel momento in cui si stava rivedendo la luce dopo due anni di buio per il Covid". "Al governo e a tutte le istituzioni regionali - aggiunge l'ex presidente di Assocalzaturifici - chiediamo aiuti immediati a cominciare dalla cassa integrazione per i nostri dipendenti, dai ristori che possano tamponare l'emergenza e una serie di misure finanziarie e fiscali ad hoc per tenere in vita il comparto e in particolare quello dell'area marchigiana,, particolarmente esposto con i mercati oggi interessati dal conflitto". Infine, una considerazione sulle sanzioni alla Russia: "Dato il fallimento della diplomazia per far cessare la guerra - conclude Pilotti - sono necessarie, ma per le nostre imprese sarà un boomerang". (ANSA).
   

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