S'intitola "Surrogacy Underground" il documentario di Rossella Anitori e Darel Di Gregorio, giornalisti e registi, presentato il 14 marzo a Milano nell'ambito di "Sguardi Altrove, international women's film festival" e ora online on demand su wildmovieproduction.com.
Anitori e Di Gregorio hanno quindi esaminato la situazione di tre casi: Italia, Grecia e Gran Bretagna.
In Grecia la maternità surrogata è legale ed aperta anche ai cittadini di altre nazioni, ma è proibita per coppie omosessuali e prevede l'anonimato della gestante. "Per quei paesi in cui la sterilità è ancora uno stigma, la coppia, effettuando la gpa in Grecia, potrà scegliere di non dire mai al proprio figlio o ad altri di aver fatto ricorso a quella tecnica", spiegano i registi.
In Inghilterra è possibile dagli anni Ottanta ed è "altruistica", le donne che si offrono di aiutare altre famiglie vengono messe in contatto tramite associazioni oppure sono amiche o parenti. Devono avere già una famiglia propria e non fare più di una gravidanza per altri, a meno di non portare in grembo un fratello o una sorella della stessa famiglia. "Spesso le mamme surrogate stanno a pochi chilometri e nelle feste comandate si ritrovano tutti insieme, come una famiglia allargata", racconta Di Gregorio.
"In Italia invece - spiega Anitori - abbiamo trovato tante coppie che devono andare all'estero perché, come succede in molti Paesi europei, hanno problemi di infertilità o di malattie cancerogene. "Noi siamo partiti con l'idea della gpa - gestazione per altri, ndr - come sfruttamento ma nel nostro viaggio non abbiamo trovato donne sfruttate o che abbiano cambiato idea. Casomai donne che - continua - avevano una modalità forte di approccio alla gestazione, che non è la maternità".
"Quello che manca nel dibattito in corso è la parola delle persone direttamente interessate, dalle gestanti alle coppie, ai figli. Inoltre non si racconta il coinvolgimento emotivo di tutte le persone coinvolte in questa diversa modalità di fare famiglia - dice Di Gregorio -. Le coppie arrivano alla gpa dopo anni di tentativi con altre tecniche o tentativi di adozione e - nel caso italiano - si devono affidare completamente a cliniche straniere che avranno il controllo dei loro gameti, mentre la gestante si deve fidare della coppia". Ma avere figli è un diritto di tutti? "A questa domanda - conclude Di Gregorio - può rispondere solo chi si trova nella situazione di non potere averne".
Surrogacy Underground, maternità surrogata parola alle gestanti
Documentario di Anitori e Di Gregorio su Italia, Grecia e Gb