Rubriche

Smartphone, quattro consigli da seguire per farlo durare più a lungo

Lotta all'obsolescenza programmata, intanto ecco come fare

Uno smartphone @ OnePlus

Redazione Ansa

Una buona fotocamera, numero di aggiornamenti software garantiti, sistema di ricarica veloce e un bel design sono alcune delle caratteristiche che si ricercano in uno smartphone nuovo. Per cercare di mantenerlo il più a lungo possibile nelle sue condizioni iniziali, così da sfruttarlo al massimo ecco alcuni consigli utili, per quanto è noto che come ogni device tecnologico anche gli smartphone sono ideati con la cosiddetta obsolescenza programmata. Si tratta di una politica industriale che stabilisce la durata di un prodotto, in questo caso di uno smartphone. Tale politica ha il compito di decidere il ciclo di vita dell'oggetto, quindi stabilisce qual è il limite di vita massimo del prodotto. Esiste un’obsolescenza di due tipologie. La prima possiamo definirla reale e la seconda percepita. Nel caso dell’obsolescenza programmata di tipo reale lo smartphone diventa inutilizzabile, inizia a non funzionare più e quindi siamo costretti a sostituirlo. In quella percepita invece, non c’è una reale rottura del dispositivo, ma i produttori attraverso la pubblicità inducono il possessore dell’oggetto a cambiarlo con un modello più recente, molto più resistente e con molte più funzionalità, ma apparentemente uguale. Se il consumatore vuole combattere l’obsolescenza programmata può attivarsi attraverso qualche piccola nuova abitudine. Ad esempio riparare il riparabile, sfruttando la garanzia, quando non è scaduta, oppure portandolo in riparazione presso negozi specializzati o, se si vuole risparmiare, tentate con il fai date. Un altro accorgimento potrebbe essere quello di non star sempre dietro alle ultime novità. Il mercato dell'elettronica deve rispondere a incalzanti richieste di sostenibilità e circolarità e l'Unione Europea ha una proposta che prevede di allungare la garanzia di poter riparare un prodotto oltre i due anni già coperti per legge, mentre il mercato del cossidetto ricondizionato è in grande espansione.
Ecco intanto quattro consigli per far durare lo smartphone più a lungo in condizioni ottimali
1) Iniziate proteggendo il telefono con una cover e una pellicola trasparente. Potrebbe sembrare un consiglio banale, ma è la soluzione più adatta per preservare l’integrità dello smartphone a lungo, proteggendolo da ditate e cadute.
2) Un altro modo per far durare a lungo il vostro telefono è ottimizzare lo stato della sua batteria. La batteria è il cuore pulsante del dispositivo ed è fondamentale mantenerla nelle migliori condizioni possibili, ad esempio mantenendo sempre i livelli di carica tra il 20% e l'80%. Scegliete inoltre dispositivi che incorporino tecnologie studiate appositamente per ottimizzare la salute della batteria, come ad esempio l'innovativo Battery Health Engine (BHE) presente su OnePlus 11, pensato per rendere il sistema di ricarica più longevo, sicuro ed efficiente.
3) Imparate a gestire le app in modo corretto. Al contrario di quanto pensano molti, chiudere le app dopo ogni singolo utilizzo può essere un’abitudine molto dannosa per lo smartphone: la loro chiusura, infatti, costringe il gestore Android a caricare completamente le app ogni volta che vengono aperte. È molto meglio, quindi, tenere le app aperte anche quando inattive, risparmiando così risorse ed energie. E che dire delle app che non vengono mai usate? Cancellatele dal vostro dispositivo per migliorare lo stato del vostro smartphone e farlo durare a lungo.
4) State attenti alle temperature estreme e all’acqua. Non è un segreto che i telefoni si surriscaldano se esposti a temperature estreme. Questo danneggia però la batteria, con una conseguente perdita di efficienza: per questo motivo, è molto importante assicurarsi che il telefono sia sempre tra 0 e 35 °C.  Dall’altra parte, anche l'umidità non è una buona amica del vostro dispositivo. Anche se sempre più telefoni sono dotati di certificazioni per la resistenza all'acqua, è comunque meglio evitare di immergerli completamente per non danneggiarne l'integrità nel lungo periodo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it