Rubriche

Amicizie positive, come frequentare le persone che ci fanno stare bene

“Siamo la somma delle cinque persone che frequentiamo di più”

Un gruppo di amici sportivi foto iStock.

Redazione Ansa

Il tempo libero è fondamentale, non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico. “Ricaricare le pile”, però, non basta, perché, dopo le ore dedicate al lavoro, occorre trascorrere questo tempo valorizzandolo con relazioni amicali significative e positive. Con l’obiettivo di “staccare la spina” dalle incombenze professionali per arricchire noi stessi con nuovi stimoli, nuove prospettive e nuovi punti di vista. Gli italiani sono tra le persone con meno tempo libero al mondo. A certificarlo è un rapporto Istat: analizzando vita sociale e passatempi, le ore quotidiane a nostra disposizione sono meno di cinque. Ecco che, in un contesto così frenetico, diventa cruciale riuscire a selezionare le persone con le quali possiamo davvero stare bene
“Siamo la somma delle cinque persone che frequentiamo di più” – dichiarano Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, affermati mindset coach e fondatori di Accademia Crescita Personale Meritidiesserefelice.
La difficoltà, da sempre, è quella di riuscire a selezionare le persone che fanno davvero al caso nostro, con le quali possiamo stare veramente bene e che ci possano donare qualcosa di loro di cui far tesoro nelle varie situazioni, anche quelle più difficili da affrontare nel corso della nostra vita.
“L’ambiente esterno può condizionare, nel bene o nel male – spiegano  – perché, pur essendo dotati di un patrimonio genetico, siamo anche il risultato dell’epigenetica, ossia la relazione tra gli individui e il mondo esterno, compresa l’influenza nociva, anche a livello energetico, di alcune persone che vivono intorno a noi”.
In pratica, il problema si ha quando l’ambiente in cui viviamo non è stimolante. In questo caso, anche se diamo il 100% di noi stessi in termini di progetti, iniziative e attività, ma riceviamo piccoli feedback, passo dopo passo anche noi tenderemo ad appiattirci.
“Questo, però, non significa dare la colpa al mondo esterno - sottolineano - ma prendere atto della tipologia di persone che frequentiamo. Un esempio? Se sono amico di che approcciano la vita con mediocrità, anch’io ne sarò contagiato. Se siamo circondati da persone che criticano sempre negativamente gli altri, che si lamentano e che giudicano, anche noi diventeremo come loro. Viceversa, se sono amico di persone in grado di tenere un atteggiamento mentale positivo, automaticamente anch’io imparerò”.

Come frequentare le persone giuste per noi

1. Imparare a selezionare gli amici: seguendo i principi della fisica quantistica e della legge di attrazione, le energie di persone simili per interessi e storie di vita si attraggono. Quindi, evitare individui negativi che parlano sempre male degli altri in modo malvagio e che godono nel fare pettegolezzi ma circondiamoci di persone positive.

2. Essere gentili: per instaurare relazioni costruttive e potenzianti, sia i nostri amici che noi stessi dobbiamo adottare la gentilezza, senza la quale le relazioni diventano distruttive. La gentilezza è nobiltà d’animo.

3. Frequentare soggetti determinati e motivanti che riescono a portare a termine le cose, allontanandosi piano piano da coloro che parlano troppo ma che non concretizzano mai le proprie azioni per raggiungere un obiettivo. Il motivo di questo stand by è che non passano mai all’azione, dimenticandosi le cose da fare. In genere si tratta sempre di persone non autodisciplinate.

4. Circondarsi di persone autentiche, ovvero che mostrino sia i loro successi, sia i loro insuccessi con le loro debolezze ed insicurezze, diffidando da coloro che, sui social, mostrano una vita meravigliosa dove va sempre tutto bene. Problemi e successi devono andare di pari passo.

5. Quando abbiamo a che fare con soggetti negativi in famiglia o nel luogo di lavoro, bisogna farsi scivolare addosso le loro affermazioni e lamentele senza farsi influenzare nel caso in cui non possono essere allontanati.

6. Aiutare solo chi vuol essere aiutato, altrimenti si perdono energie inutilmente

Leggi l'articolo completo su ANSA.it