Anche se l'arrivo di un figlio è totalizzante, le sensibilità acquisite in tema di sostenibilità ambientale non dovrebbero essere attutite perchè evitare acquisti futili, inquinanti, a volte anche inutili non è risparmiare ma voler bene all'ambiente e al nascituro, impegnandosi da genitori per un presente oltre che futuro verde. Almeno ci si impegna.
1. Cura del corpo: utilizziamo meno cosmetici possibile e scegliamo quelli composti da pochi ingredienti a base vegetale, biologici e poco lavorati come, per esempio, l’olio di mandorle o l’olio di lino.
2. Preparare la casa e la cameretta per l’arrivo del bebè:
Come organizzare la cameretta perfetta?
- fate spazio e approfittatene per donare o vendere quello che non vi serve più;
- non tinteggiate o applicate carta da parati, se non è necessario, e scegliete opzioni green;
- scegliete mobili in legno naturale non trattato;
- scegliete tappeti, tende e altri tessuti in fibre naturali come cotone, lino, canapa;
- posizionate il fasciatoio in bagno e non in camera se possibile, perché sarà molto più pratico per i frequenti cambi del bebè.
3. Baby shower: Che decidiate di organizzare un baby shower o una festa per l’arrivo del vostro bambino, ecco qualche consiglio per renderli il più possibile green e a basso impatto ambientale:
- l’opzione più green è sicuramente in casa, sfruttando eventualmente il terrazzo o il giardino e usando le stoviglie in acciaio
- un numero di invitati contenuto permette di gestire meglio il menù e le stoviglie, e richiede di dover acquistare meno accessori/prodotti ad hoc per l’occasione
- la scelta del tema può determinare l’acquisto di numerosi prodotti/decorazioni che poi non si useranno più e che probabilmente diventeranno rifiuti. Meglio scegliere un tema sobrio e facilmente riutilizzabile/riciclabile come per esempio “i fiori”, “il verde”
- meglio l’invito online. In alternativa, optate per inviti in carta riciclata certificata FSC o PEFC e senza glitter o altre decorazioni che ne ostacolerebbero il riciclo.
- preparate in casa i piatti da assaggiare, magari facendovi aiutare dal vostro partner o da amici. Privilegiate ingredienti locali, di stagione, biologici e possibilmente di cui non dovrete scartare nulla. Preparate voi stessi la torta, se l’avete prevista.
4. Allattamento: Facciamoci aiutare e portiamo avanti con convinzione e determinazione l’allattamento naturale, almeno fino al primo anno di vita del bambino e se vogliamo anche oltre.
- Non diamo al nostro piccolo nient’altro che latte materno almeno fino al sesto mese, aspettando che sia lui a manifestare interesse per il cibo.
- Seguiamo l’istinto e i messaggi del nostro bambino per capire quando vuole attaccarsi al seno.
- Se abbiamo necessità di utilizzare il latte in formula mitighiamone l’impatto ambientale così: latte artificiale in polvere invece di quello liquido, così da ridurre le emissioni legate al trasporto e i rifiuti prodotti; confezioni grandi e non monoporzione.
- Se ci servono cose come tiralatte, scaldabiberon, sterilizzatore, termos cerchiamoli in prestito, in affitto o eventualmente di seconda mano, previa verifica di un buon funzionamento.
5. Autosvezzamento:
- Teniamo il bambino a tavola con voi, non appena è in grado di stare seduto sul seggiolone o in braccio.
- Nutriamolo solo con il latte fino al compimento dei sei mesi, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF.
- Aspettiamo le richieste di cibo del bambino, che può esprimere con il tentativo di prenderlo con le mani o con uno sguardo sostenuto ed eccitato.
- Soddisfiamo qualsiasi sua richiesta, purché si tratti di cibo sano e idoneo secondo il nostro giudizio.
- Interrompiamo gli assaggi se il bambino smette di chiederli, o se il pasto della famiglia è finito.
- Non cambiamo ritmi e durata dei nostri pasti. Il bambino deve, necessariamente – e lo farà senza alcuno sforzo – prendere il proprio ritmo.
- Proseguiamo con l’allattamento a richiesta fin quando noi e il bambino saremo d’accordo nel continuare.
- Dedichiamo tempo a fare la spesa privilegiando il più possibile ingredienti freschi, di stagione, biologici, sfusi e meno lavorati possibile.
- Cuciniamo con le nostre mani usando ingredienti semplici e freschi ed evitando il più possibile i piatti pronti (congelati, in scatola, da banco).
- Privilegiamo ingredienti vegetali di produzione locale e cotture semplici e veloci come quella a vapore o in padella.
6. Bagnetto e prodotti per la cura del bebè:
- Usiamo meno prodotti possibile, salvo quelli che sono necessari per la protezione della pelle.
- Scegliamo quelli realizzati con un solo ingrediente o con una lista di ingredienti più corta possibile e da agricoltura biologica.
- Privilegiamo prodotti sfusi, solidi o con packaging in vetro o carta.
7. Spannolinamento:
- Anticipiamo il più possibile, cogliendo i segnali del bambino, il training al vasino in modo da interrompere il prima possibile l’uso dei pannolini.
- Proviamo a fare un corso di Elimination Communication (quella pratica che permette di far conoscere fin da subito ai neonati l’uso del vasino) , magari scopriremo che è la soluzione perfetta per noi, oltre che la più green in assoluto.
- In alternativa, proviamo i pannolini lavabili anche usati (il dono di un’amica a cui non servono più o acquistati in una pannolinoteca). Scegliamoli in fibre naturali e prodotti in Italia, e quando non ci servono più doniamoli o vendiamoli.
- In alternativa a Elimination Communication, optiamo per i pannolini usa e getta, ma in materiali biodegradabili e compostabili; sono migliori per la pelle del bebè e hanno comunque un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli tradizionali in materiali plastici derivati del petrolio.
- Usiamo le salviette umidificate usa e getta solo in caso di assoluta necessità, non certo quando siamo a casa, e privilegiamo quelle con formulazioni naturali e certificazioni ambientali.
- Usiamo la crema cambio e altri prodotti solo se strettamente necessari, per esempio in caso di irritazioni, arrossamenti e piuttosto valutando anche altre opzioni, come lasciare respirare la pelle del bambino all’aria il più possibile, prima di mettergli un nuovo pannolino.
8. Vestiti:
- Privilegiamo l’abbigliamento di seconda mano e gli accessori regalati o prestati.
- Optiamo per capi di produzione italiana, fibre naturali, colori tenui e monomateriali senza applicazioni, paillettes o inserti in plastica.
- Prima di acquistare qualunque capo riflettiamo se ci serve davvero: con i bambini capita spesso di comprare qualsiasi cosa che poi, per vari motivi, viene usata solo un paio di volte e successivamente dismessa.
- Quando decidiamo che un capo non serve più, doniamolo ad amici o enti caritatevoli o al limite vendiamolo nei negozi o sulle piattaforme dell’usato.
9. Giochi:
- Riduciamo il più possibile i giochi industriali.
- Invogliamo nostro figlio a fare giochi e attività con quello che c’è intorno a noi, come con gli oggetti di uso quotidiano.
- Realizziamo i giochi con le nostre mani.
- Sfruttiamo ogni occasione per trascorrere del tempo e giocare in ambienti “selvatici”.
10. Feste:
- Utilizzate piatti, bicchieri, posate e tovaglioli lavabili; se il numero di persone è troppo grande, scegliete quelli in materiale compostabile
- Usate candeline in cera d’api o cera vegetale
- Realizzate il menù con ingredienti per lo più vegetali, bio, locali e di stagione
- Create le decorazioni con carta riciclata, evitando se possibile palloncini e festoni in materiali plastici-
- Preparate delle box per donare ai vostri ospiti il cibo avanzato
- Se prevedete bomboniere, regali o gadget per gli invitati, prediligete cose utili, riutilizzabili e riciclabili a fine vita
- Per gli inviti la soluzione più green ed economica è la versione elettronica, che può essere comunque carina, magari realizzata con una gif in movimento, un mini video, una bella foto. Se invece siete affezionati alla carta, scegliete inviti in carta riciclata certificata FSC e scriveteli a mano
- Optate per una location facile da raggiungere, possibilmente con i mezzi pubblici e il treno
- Organizzate una festa in casa, se potete, perché è sicuramente una soluzione semplice ed economica; avreste poi a portata di mano tutto quello che serve, come piatti e bicchieri che potreste lavare e riutilizzare. Se lo spazio non lo consente o avete voglia di stare all’aperto, prendete in considerazione anche di organizzare la vostra festicciola in giardino, in un’area verde o in un parco pubblico. In generale, privilegiate una location che permetta di sfruttare luce e ventilazione naturale;
- Scegliete giochi e attività per i più piccoli con materiali di recupero, come vecchi giornali, foglie, legnetti, pigne e quello che la location e la stagione vi suggeriscono;
- Privilegiate strumenti e giochi adatti all’età del bambino, che favoriscano la socialità, l’educazione alla sostenibilità ambientale, la scoperta dell’ambiente circostante.