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Barbra Streisand, gaffe su Melissa McCarthy e l'Ozempic

Oltre il fat shaming, polemiche sul farmaco che fa dimagrire

Redazione Ansa

Una battuta sfortunatamente pubblica di Barbra Streisand su come l'attrice Melissa McCarthy sia riuscita a dimagrire ha rilanciato negli Usa il dibattito sui farmaci per diabetici che aiutano a perdere peso. In gioco sono le buone maniere o, come l'ha definita il New York Times, "l'etichetta dell'Ozempic", ma anche piu' in generale l'uso etico di medicinali creati per curare serie malattie che a Hollywood e dintorni vengono assunti da chi puo' permettersele per raggiungere senza fatica il peso forma.

Oprah Winfrey usa l'Ozempic e cosi' altri vip, da Elon Musk a Whoopi Goldberg. Sharon Osbourne, Amy Schumer e Tracy Morgan hanno parlato anche loro, nel bene e nel male, del loro rapporto con i nuovi farmaci che abbattono l'appetito ma che, tra le controindicazioni, impongono di esser presi vita natural durante, pena il ritorno dei chili di troppo. "Hai usato l'Ozempic?", ha chiesto la Streisand sul profilo social della McCarthy, su cui la 53enne attrice famosa nel ruolo della cuoca Sooki di Gilmore Girls aveva postato una foto scattata gala in cui sembrava decisamente piu' snella che in passato. La battuta, immediatamente criticata perche' in odore di 'fat shaming', e' stata poi cancellata da Barbra che ha fatto mea culpa: "Stava benissimo. Volevo farle un complimento senza rendermi conto che l'intero mondo mi stava leggendo".

Dietro la polemica solo apparentemente da rotocalco c'e' la popolarita' incontrata da Ozempic in un paese in cui obesita' e malattie collegate affliggono quasi un terzo della popolazione con conseguenti gravissime ricadute sulla spesa sanitaria nazionale. Ozempic e altri farmaci della stessa classe sono approvati dalla Fda solo contro il diabete (altri medicinali come Zepbound e Wegovy hanno ricevuto luce verde anche per dimagrire), ma vengono frequentemente prescritti anche fuori sacco mentre gli scienziati stanno indagando il loro possibile uso per affrontare altre condizioni tra cui apnea del sonno, alcolismo, malattie croniche ai reni, depressione. Sono anche medicinali dai costi altissimi e raramente coperti dalle mutue, col risultato che l'accesso e' limitato a chi puo' permettersi di sborsare mille dollari al mese, il prezzo delle quattro iniezioni settimanali. A fine marzo uno studio di Yale ha scatenato una nuova crociata del senatore ed ex candidato presidenziale Bernie Sanders: a Novo Nordisk, la farmaceutica danese che ha messo in commercio Ozempic, la produzione delle dosi mensile costa meno di cinque dollari, mentre lo stesso prodotto puo' essere acquistato in Canada a 155 dollari e appena 59 in Germania, una frazione dunque del costo negli Stati Uniti.
    Paradossi del sistema sanitario a stelle e strisce. "Gli americani sono stufi di pagare di gran lunga i prezzi piu' alti del mondo per le medicine mentre l'industria del farmaco rastrella i piu' grandi profitti", ha tuonato Bernie. 
   

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