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Come Colin e Penelope, superarare la paura del rifiuto in 4 passi

Spostare l'attenzione e non incolparsi, la GenZ è timida sui sentimenti

Un gruppo di giovani foto iStock.

Redazione Ansa

La paura del rifiuto - quando si tratta di frequentare qualcuno - può rivelarsi un vero e proprio blocco. L'esempio viene da Bridgerton 3 - lei scrittrice e acuta osservatrice, lui, un uomo gentile e amante dei viaggi, con un altissimo senso del rispetto, due persone forti e indipendenti, che si sono amate dal primo istante: ma perché Colin e Penelope hanno aspettato così tanto a dichiararsi il loro amore? - ma succede oggi anche ai Penelope e Colin 4.0.

NON ASPETTARE TRE STAGIONI DELLA TUA VITA PER DICHIARARE IL TUO AMORE

Il rifiuto, è vero, intimorisce tutti. Il 95% degli utenti di Hinge - secondo una ricerca dell’app di dating pensata per essere cancellata - lo teme, ma oggi la Gen Z sembra esserne particolarmente colpita. Oltre la metà (56%) ha dichiarato che la preoccupazione di essere respinti li ha addirittura trattenuti dal coltivare una possibile relazione.

Cosa gli impedisce di inseguire ciò che vogliono quando si tratta della loro vita sentimentale? Secondo il D.A.T.E. (Data, advice, trend, expertise) Report, che ha raccolto le risposte di 15.000 utenti a livello globale riguardo i più giovani e la ricerca dell’amore - i Gen Z evitano la comunicazione diretta per non sembrare o sdolcinati o troppo ansiosi. Si nascondono dunque dietro meme e battute, piuttosto che condividere sentimenti o intenzioni autentiche.

4 CONSIGLI PER SUPERARE LA PAURA DEL RIFIUTO

Come spostare l’attenzione dalla rimozione della paura e concentrarsi sui benefici come ad esempio, la creazione di un potenziale legame:

· Chiarisci la tua definizione di rifiuto
Qualunque sia la tua narrazione sul rifiuto, è quella che racconterai a te stess*. Per assicurarti che i tuoi pensieri interiori a riguardo siano positivi e comprensivi verso te stess*, devi sostituire eventuali pensieri dannosi con altri nuovi. Ad esempio, sostituisci “nessuno mi sceglie” con “ciò che è per me non mi sarà negato”.

· Sii comprensiv* con te stess* e non incolpare né te, né l’altra persona
Ripeti: “Non sono per tutti. La persona giusta sarà per me.” Meriti di incontrare una persona che ti scelga proprio come tu la scegli. Quando si vive un rifiuto, è più facile incolpare sé stessi che accettare di non avere alcun controllo su ciò che le persone fanno nella propria vita. Ricorda a te stesso che nessun* è responsabile del disallineamento dei desideri e che meriti reciprocità in tutte le tue relazioni.

· Non affrontare le relazioni con delle aspettative. Invece, stabilisci degli standard.
Se ti concentri solo su ciò che ti aspetti, ti distrai dalla situazione reale. Potresti aspettarti di essere rifiutat* di nuovo, e non cogliere i segnali che dicono invece che piaci alla persona con cui stai uscendo. D'altra parte, se ti aspetti sempre che ogni persona con cui esci sia "quella giusta", potresti non cogliere i segnali che indicano che questa persona non è compatibile con te. Avere degli standard ti aiuta a rimanere consapevole dei tuoi bisogni mentre conosci una persona in modo autentico, invece di concentrarti su come ti aspetti che sia quella persona.

· Passa dal pensare "scegli me" all'essere "reciprocamente selettivi"
Spesso siamo condizionati a vedere il rifiuto in modo unidimensionale, il che significa che o sei tu a rifiutare o sei rifiutato. Consideralo invece come un processo co-creato o reciproco di valutazione della compatibilità. Quando stai conoscendo qualcuno e decidi di non andare avanti, stai facendo una scelta intenzionale per rispettare la soglia di conoscenza che hai di te stess* e di quale partner è meglio per te. Il rifiuto non è solo rifiuto; è anche una forma di protezione co-creata.

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