Ci siamo abituati da qualche anno, in particolare dall'era Covid in poi ad usare l'acquisto via internet come comoda possibilità: on line si trova di tutto di più, una scelta infinita e poi basta un click, carta di credito alla mano e spesso prezzi convenienti per farci decidere e aspettare così il minimo tempo necessario per la consegna proprio al nostro indirizzo. Sulla sostenibilità ambientale ed umana di questo sistema si è già detto molto. Anche se si tenta di migliorare il packaging che con le spedizioni è uno dei fattori di inquinamento non è davvero abbastanza, la facilità dei resi seppure ora lievemente riconsiderata è un altro elemento con impatto sull'ambiente visto che il trasporto della merce non più solo di andata ma anche di ritorno. E' un sistema con molti lati oscuri, come tutto del resto. Su Netflix il documentario Buy Now - L'inganno del consumismo è una fonte piuttosto scioccante di approfondimento sul rovescio della medaglia degli acquisti, un documentario 'sovversivo' che svela i trucchi che i marchi usano per far sì che i loro clienti continuino a consumare... e l'impatto reale che hanno sulle nostre vite e sul mondo. E se anche pensiamo di saperne molto sul tema e non vogliamo altri rimproveri per la nostra voglia esagerata di shopping, beh c'è da guardarlo e ricredersi.
E cosa succede nell'e-commerce ai pacchi pacchi smarriti o non recapitati? Forse non ci abbiamo mai pensato ma anche quello è un fattore da considerare. Ogni anno, in Europa, milioni di pacchi ordinati via Internet vanno persi per vari motivi, spesso a causa di informazioni errate sull'indirizzo. Una volta rimborsati i destinatari, per gli alti costi di reintegrazione degli articoli non recapitati, molte piattaforme optano per distruggere i pacchi non consegnati affidando alle piattaforme logistiche responsabili del trasporto la distruzione: meglio eliminarli che allocarli di nuovo nel sistema, rifacendo contenitori ed etichette. E c'è chi ha ideato l'acquisto a peso di questi materiali per organizzare delle vendite 'alla cieca' diventate virali.
Secondo i dati della seconda edizione del Delivery Index di Netcomm, la ricerca che si occupa di monitorare i volumi delle spedizioni e-commerce in Italia, sono 186 milioni i pacchi spediti a seguito di acquisti effettuati online, in aumento del 13,5%. Sono dati di maggio 2024 e sono gli ultimi disponibili ma servono comunque per inquadrare lo scenario. Uno dei rapporti nazionali sul tema più recenti, dal titolo Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale, curato da Quantis, società di consulenza ambientale, analizza l'impatto dello shopping online in tutte le sue fasi, dall'acquisto al reso, ognuna delle quali con un diverso coefficiente di inquinamento. Ne emerge che i trasporti contribuiscono per il 15% delle emissioni di gas serra del commercio elettronico, mentre il packaging è responsabile del 75% delle emissioni.
I flussi continui di merce acquistata tramite le piattaforme di e-commerce, spesso spediti attraverso servizi esterni di logistica, sono soggetti a numerosi errori e imprevisti in termini di consegne, che statisticamente aumentano con l’arrivo della frenetica stagione degli acquisti online di fine anno, tra il Black Friday e il Natale.
Sendcloud, una piattaforma di spedizioni end-to-end per le aziende e-commerce in Europa, ha reso noto che il rischio di pacchi smarriti è stato del 16% superiore rispetto all'anno prima. A novembre, è salito addirittura al 23%, con una leggera diminuzione a dicembre e un nuovo picco a gennaio, con un incremento del 25%.
I pacchi smarriti o non consegnati non rappresentano solo un inconveniente per i consumatori, ma anche un costo significativo per i venditori online, che per legge devono rimborsare il prezzo d'acquisto. Secondo alcune ricerche, il 66% dei consumatori italiani evita di effettuare nuovi acquisti presso lo stesso negozio dopo un problema simile, mentre solo il 31% sceglie di accettare una nuova spedizione dell’ordine. A questi aspetti economici si aggiungono i danni reputazionali: il 18% dei clienti abbandona definitivamente una piattaforma di e-commerce dopo una consegna problematica. Non va trascurato neppure l'impatto ambientale, come dicevamo prima a causa degli alti costi di reintegrazione degli articoli non recapitati, molte piattaforme optano per distruggere i pacchi, aumentando così la produzione di rifiuti.
Una startup francese, King Colis, ha ideato un modo geniale per evitare che finiscano in discarica i pacchi di Amazon o di altre piattaforme. E' anche questo parte del sistema, è evidente, per cui compriamo compriamo compriamo. La differenza è che almeno una minima parte di questo non ritirato non finisce al macero...ma a casa nostra!.
La startup acquista e recupera i pacchi spediti dagli e-commerce non reclamati per poi rivenderli a prezzi vantaggiosi sul sito e nei loro pop-up store. In questo modo, si evitano gli sprechi e viene data ai pacchi smarriti una nuova vita, promuovendo anche un approccio eco-responsabile che incoraggia l'economia circolare e contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio causata dai rifiuti. La cosa più divertente? Nessuno conosce il contenuto del pacco fino al momento dell’acquisto, per un effetto sorpresa garantito.
Ogni mese in Europa vengono distrutti 150 tonnellate di pacchi tra smarriti/resi e overstock. King Colis nelle sue svendite rimette in vendita il 70% di pacchi smarriti e il 30% di pacchi derivati da resi o overstock (ossia scorte in eccesso).
Nelle vendite flash che vengono organizzate in pop up store (in Italia si debutta dal 14 al 19 gennaio a Roma nel centro commerciale RomaEst) i visitatori possono scegliere tra 10 tonnellate di pacchi provenienti da tutta Europa dal contenuto misterioso, acquistarli “ a peso”, alla cieca. Tra i possibili articoli, prodotti high tech, abbigliamento di marca, calzature, orologi, pelletteria, cosmetici, gadget e videogiochi: una vera e propria caccia al tesoro per accedere a beni di valore a prezzi competitivi. Come funziona la vendita? I clienti hanno 10 minuti per selezionare i pacchi desiderati, che non potranno essere aperti prima dell’acquisto. I pacchi sono venduti a peso: il prezzo per 100 g di pacchi smarriti “standard” è di 1,99 euro; il prezzo per 100 g di pacchi “Amazon” è di 2,79 euro.