Rubriche

A casa di Dickens, per trovare lo spirito del Natale

Abitazione-museo a Londra a Bloomsbury fa immergere nell'epoca vittoriana di Canto di Natale

Redazione Ansa

(di Alessandra Magliaro)  - Che Natale sarebbe senza qualche pagina e qualche evocazione vittoriana commovente di 'A Christmas Carol', Un Canto di Natale? A Londra, a Bloomsbury, qualche passo indietro il British Museum, la casa di Charles Dickens, aperta e affollata tutto l'anno, in questi giorni è un'abitazione speciale, tutto infatti sembra suggerire un tuffo nell'atmosfera di quella che è una delle storie più famose dello scrittore inglese e lo spirito del Natale, proprio come nell'animo dell'arido Scrooge sembra invadere, di certo per migliorarlo, anche il visitatore.

''Pensate alle gioie presenti - ognuno ne ha molte - non alle disgrazie passate - tutti ne hanno qualcuna. Riempite di nuovo il bicchiere con volto radioso e cuore pago. Mi ci gioco la testa che il vostro Natale sarà un Natale allegro e un anno nuovo felice'', sciveva Dickens.

Al 48 di Doughty Street, salvata dalla demolizione nel 1922 e divenuta museo dal 1925, la casa, alta tre piani e stretta, con caffetteria annessa, conserva tutto il mobilio vittoriano. Lì Dickens visse con la famiglia, il salotto con il leggio dove l'autore intratteneva gli ospiti con le letture dei suoi lavori, lo studio, la camera da letto, la stanza dei bambini con i giochi in legno, il bagno con la vasca e alcuni manoscritti autografati, come quello del capolavoro Oliver Twist, e tracce della campagna sul diritto d'autore della quale fu protagonista. 

Qui la gallery

In quegli ambienti, che durante le settimane precedenti al Natale sono aperti anche di sera per ospitare serate a tema Natale Vittoriano con reading e momenti musicali (subito sold out perchè ormai sono una tradizione londinese e non solo per i turisti), Dickens scrisse molte sue opere, tra cui A Christmas Carol, racconto commovente e di denuncia della società classista dell'epoca, in cui non si badava a poveri e sfruttamento dei minori, nonostante la Poor Law (la legge contro la povertà), giudicata completamente inefficace.

Dickens, che ogni giorno visitava i quartieri più poveri della Londra dell'epoca come i vicoli di Southwark, aveva vissuto da piccolo un'esperienza che pesò poi per tutta la sua vita: per pagare i debiti del padre fu mandato a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe, maltrattato dal padrone. ll ragazzino ribelle fuggì ma la mamma in gravi difficoltà economiche insistette perché il proprietario se lo riprendesse ancora per un po': cosa che Dickens non riuscì mai a perdonarle.

Quella storia di misericordia e redenzione raccontata  nella favola dell’usuraio Scrooge che, dopo una vita dedita solo al denaro, riscopre il calore degli affetti durante la vigilia di Natale è una lettura senza tempo. Non a caso in libreria esistono moltissime versioni, anche a disegni e colorate per i più piccoli.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it