Imparare una seconda lingua non è certo facile, per questo, avendone la possibilità economica, è molto meglio avere un’educazione bilingue in età precoce, trend che riguarderebbe il 75% dei genitori americani, secondo una ricerca pubblicata dal New York Times. Il periodo migliore per apprendere una seconda lingua va dalla nascita all’età prescolare, periodo in cui il cervello è ancora plastico e ricettivo, sostiene Psychology Today,. Ma quali sono i benefici di un’educazione bilingue in età precoce? Secondo gli esperti permette di avere un approccio più elastico alla realtà, riduce il declino delle funzioni cognitive e garantisce ottime opportunità lavorative. Secondo un’indagine americana pubblicata dalla CNN, essere bilingue rappresenta una delle skill più richieste dalle grandi aziende e i lavoratori bilingue riescono addirittura a guadagnare il 20% in più rispetto a coloro che fanno soltanto riferimento alla lingua madre.
“La primissima infanzia rimane un momento unico e privilegiato per creare le basi per l’apprendimento della seconda lingua in modo spontaneo e iniziare un’educazione bilingue – spiega Eva Balducchi, co-fondatrice del Baby College di Monza – Nella nostra scuola i bambini sono protagonisti di esperienze concrete di apprendimento basate sul curriculum bilingue britannico e italiano, con l’obiettivo di preservare e valorizzare entrambi i patrimoni linguistici e culturali''.
Vivere in un ambiente dove si respira quotidianamente anche una seconda lingua, ad esempio l'inglese,attraverso il significato di un’espressione, il valore di una frase o di un semplice invito rappresenta l’unico vero modo per apprendere una seconda lingua spontanamente, senza nessun tipo di costrizione. Secondo una ricerca della American Academy of Pediatrics, i bambini sono dotati di una predisposizione innata per l’acquisizione del linguaggio. L’apprendimento simultaneo di due lingue a quanto risulta non ha alcuna controindicazione sulle condizioni psicologiche dei bambini e non produce effetti indesiderati. “Attorno al bilinguismo - afferma Luca Hubbard, Bilingual Language Coordinator al Baby College di Monza - regna purtroppo un alone di pregiudizi e timori, spesso alimentati da una mancanza di informazione. In realtà, numerose ricerche scientifiche condotte a livello internazionale hanno evidenziato i vantaggi che l’apprendimento di una seconda lingua fin dalla più tenera età può apportare a livello cognitivo e nella vita quotidiana. Il bilinguismo infantile è diverso dall’apprendimento di una seconda lingua in età adulta: è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha abbastanza occasioni di sentire due lingue e motivazione ad usarle”.
Ecco infine i benefici di un’educazione bilingue in età infantile secondo gli esperti:
- Migliora l’attività cerebrale: diversi studi dimostrano come il bilinguismo abbia effetti positivi sul cervello dei bambini, che riesco ad adattarsi meglio all’ambiente circostante.
- Sviluppa le capacità di problem solving: l’abitudine a rapportarsi in due lingue permette alla mente dei più piccoli di affrontare senza timore i cambiamenti e cercare nuove soluzioni.
- Permette di apprendere in maniera più facile altre lingue: il bambino bilingue sviluppa naturalmente una conoscenza più approfondita della struttura linguistica.
- Favorisce l’attenzione e la concentrazione: l’educazione bilingue impone di esercitare continuamente un’attenzione selettiva, sviluppando ulteriormente la capacità di concentrazione.
- Aumenta l’empatia: diversi studi hanno dimostrato come i bambini che parlano più lingue hanno una maggiore empatia e un rispetto verso le differenze altrui.
- Dà un boost alla carriera: arricchire il proprio curriculum con la lingua inglese è fondamentale per avere nuove opportunità lavorative.
- Stimola la creatività: l’educazione bilingue stimola il pensiero creativo e la manualità del bambino.
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