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Love, Victor serie teen racconta il percorso verso il coming out

Arriva su Star/Disney+. Coautore Tanen, dà coraggio a ragazzi

Redazione Ansa

Nel 2018 , Tuo, Simon, di Greg Berlanti, conquista pubblico e critica, raccontando la storia di un adolescente gay, Simon (Nick Robinson) che trova il coraggio di confrontarsi con un amore inaspettato e il timore che la sua omosessualità venga rivelata a tutti. Il film considerato la prima teen /romantic comedy di una major con un protagonista Lgbtqi è all'origine dello spin-off Love, Victor, serie Star Original, disponibile in Italia dal 23 febbraio, giorno di lancio di Star, che con Star Wars, Marvel, Disney, Pixar e National Geographic è il sesto brand integrato (proporrà più di 400 film e 6. 000 episodi TV nel primo anno) sulla piattaforma Disney+. Love Victor, scritta dagli stessi sceneggiatori di Tuo, Simon, Isaac Aptaker e Elizabeth Berger ('This Is Us), è ambientata nello stesso mondo del film. Si prende il via dall'arrivo ad Atlanta, con la sua famiglia del teenager Victor (il 21enne Michael Cimino, di origini portoricane e italo/tedesche), nuovo studente nella scuola superiore che era stata frequentata da Simon, la Creekwood High School. Come il protagonista del film, anche Victor, deve confrontarsi con un viaggio di scoperta nella propria identità sessuale, complicato da dubbi e ostacoli, come il timore di deludere una famiglia affettuosa ma molto religiosa e nel pieno di una crisi profonda. Sarà proprio Simon (Nick Robinson), via social, ma non solo, ad aiutare e supportare Victor. Rispetto a Simon nel film, "Victor nella serie ha un percorso molto meno facile, nell'accettarsi ed essere accettato... ed è qualcosa che conosco perché l'ho vissuto anch'io - spiega nel junket con la stampa internazionale Brian Tanen, co-showrunner della serie insieme ad Aptaker e Elizabeth Berger -. Nel racconto abbiamo l'opportunità di abbracciare i dubbi, il caos, e le difficoltà che spesso si incontrano sulla strada che ti porta a fare coming out". Il feedback avuto da tanti giovani spettatori per la prima stagione (che ha debuttato in Usa nell'estate 2020, ottenendo un successo che ha già portato all'annuncio di una seconda, ndr) "mi ha profondamente colpito. Ci sono ragazzi che ci hanno scritto di aver trovato grazie a Love, Victor, il coraggio di dire ai genitori di essere gay. Non mi ero mai sentito così d'aiuto per qualcuno". Michael Cimino ha parlato a lungo del ruolo con suo cugino, che essendo gay ha attraversato una fase simile: "Volevo rendere omaggio anche a quanto può essere complesso arrivare a decidere di fare coming out. Per tanti membri della comunità Lgbtqi può essere una battaglia quotidiana, esprimere e difendere la propria identità". In passato c'era un po' di resistenza da parte degli attori a interpretare personaggi omosessuali per paura di essere poi etichettati: "Forse qualcuno ha ancora questo timore ma io non ci ho pensato un attimo, ho detto subito sì - spiega George Sears, che in Love, Victor interpreta Benji, giovane compagno di classe omosessuale per cui il protagonista si prende una 'cotta' -. L'unica mia preoccupazione è stata rappresentare un membro della comunità Lgbtqi nel modo più accurato e sensibile possibile". E' vero che "'essere rappresentati conta' - spiega Ana Ortiz, interprete di Isabel, la mamma di Victor, e già amata dal pubblico come madre di un teenager Lgbtqi in Ugly Betty -. Tanti ragazzi non sapevano come affrontare questi temi con i genitori e anche chi non si sente ancora pronto per parlarne ha trovato in Love Victor, l'idea di un percorso". Nel racconto, Rachel Hilson interpreta Mia, la ragazza brillante e generosa, che si lega profondamente al protagonista: "Amo Mia, è forte, ma anche vulnerabile e attraverso la serie trova una sua autenticità". Un percorso simile lo fa anche la sorella di Victor, Pilar, che "è molto diversa da me - sottolinea la sua interprete, Isabella Ferreira -. Lei è molto coraggiosa, ribelle e non ha paura di esprimere ciò che prova. Avrei voluto essere come lei alla sua età". Tanen, già autore di serie originali come Ugly Betty e Atypical è felice "di vivere in un periodo nel quale si infrangono sempre più tabù nel racconto televisivo. Love, Victor, ad esempio, è la prima serie a cui ho lavorato nella quale il protagonista è gay, e visto il successo che sta ottenendo, spero ne arrivino tante altre"

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