Una favola della buonanotte ambientata nella foresta fuori il regno di Arendelle, in una forma stilizzata che "richiamasse i libri pop-up e il teatrino delle ombre" ma rendesse anche omaggio alla ricca eredità della Disney Animation, "quella che ha sposato al meglio animazione e musica. Come Fantasia, la sequenza degli elefanti rosa (in Dumbo), 'Musica maestro', Pierino e il lupo".
Un film breve nel quale gli elementi mitici approfonditi in Frozen 2, alimentano la favola che una mamma, in una casa ai confini del Regno di Elsa e Anna, Arendelle, legge ai figli. Un racconto, affidato alla voce narrante di Evan Rachel Wood (che in Frozen 2 aveva ha dato vita alla mamma delle due sorelle, la regina Iduna) fra simboli e forme cangianti, sulla creazione di un mondo magico, basato sui quattro elementi, ognuno con un proprio colore, Acqua, Aria, Fuoco e Terra. a rifletterli ci sono anche gli spiriti che abbiamo imparato a conoscere nel film: Ci sono Nokk, spirito dell'acqua nelle sembianze di un elegante puledro; il giocoso spirito del vento Gale, i Giganti della terra e lo spirito del Fuoco in forma di salamandra.
L'armonia e la pace però sembrano perdersi quando arriva un quinto Elemento, l'uomo che dà inizio al caos. Il mondo leggendario sembra dimenticato, ma sull'onda della musica (a firmare la poetica colonna sonora è Joseph Trapanese) e del racconto c'è la speranza per un nuovo inizio.
"Lavorando con Trapanese fin dall'inizio della lavorazione - spiega Gipney, nella conferenza stampa internazionale in streaming, insieme al produttore Nicholas Russell e alla production designer Brittney Lee - abbiamo subito evidenziato uno degli elementi di base del racconto, la centralità della musica e dell'armonia, e la dualità che doveva essere contenuta in ogni Elemento, sono tutti protagonisti e antagonisti".
Nel mito di Frozen, tra armonia e caos
Dal 26 febbraio su Disney+ il corto Myth: A Frozen Tale