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Giochi e inclusione, arriva la prima Barbie con sindrome di Down

E' importante per i bambini riconoscersi e vedersi rappresentati

Redazione Ansa

 

Luca Trapanese e in sua figlia Alba sono gli ambassador italiani della prima Barbie con sindrome di Down, lanciata dal colosso Mattel  all’interno della linea Barbie Fashionistas, creata per consentire a un numero ancora maggiore di bambini e bambine di vedersi riflessi in Barbie, oltre che a far sì che Barbie rifletta sempre più il mondo che li circonda. La bambola Barbie con sindrome di Down , che indossa una collana che rappresenta il 21esimo cromosoma, ha lo scopo di ispirare tutti i bambini e le bambine a raccontare sempre più storie attraverso il gioco.

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Luca Trapanese e la figlia Alba, ambassador italiani per la prima Barbie con sindrome di Down @Mattel


Luca è il padre single di Alba, una bambina con sindrome di Down adottata nel 2018. Da sempre impegnato nel sociale, ha fondato A ruota Libera Onlus, La Casa di Matteo e da molti anni porta avanti una serie di progetti legati alle disabilità. È autore di Nata per te, libro che racconta con empatia e gioia la storia dell’adozione di Alba e la loro storia insieme come famiglia. "Oggi è un giorno speciale per Alba e per i bambini come lei!  È molto importante per i bambini sentirsi accolti nel gioco e riconoscersi in esso. Alba subito si è riconosciuta ed ha voluto giocare creando tante avventure. Sono tanti i modi che abbiamo per dare possibilità a tutti di sentirsi incluso nella vita quotidiana, per questo ringrazio Mattel per questa importante intuizione che ha un grande valore sociale.”
Barbie con la sindrome di Down va ad ampliare la linea Fashionistas che cerca di rappresentare la complessità delle persone.Dalla Barbie 'curvy' fino ad arrivare, in anni più recenti, alla bambola non udente, quella sulla sedia a rotelle e quella con una protesi alla gamba.     L'originale, lanciato nel 1959, aveva gambe lunghe, una vita sottile e capelli biondi fluenti.
Secondo uno studio dell'università del South Australia c'era una possibilita' su 100.000 che una donna avesse le sembianze di una Barbie. Da qui la battaglia di diverse organizzazioni per una bambola piu' rappresentativa delle donne reali. Nel 2016 sono uscite Barbie Curvy, Barbie Tall e Barbie Petite, oltre a diverse tonalità della pelle per rappresentare etnie diverse.

   In questo caso, Mattel ha assicurato di aver lavorato a stretto contatto con la National Down Syndrome Society (NDSS) americana per garantire che la bambola rappresentasse accuratamente una persona con la sindrome di Down. La Barbie indossa anche una collana rosa che rappresenta le tre punte del 21esimo cromosoma, quello che causa la sindrome. "Questo significa molto per la nostra comunità, che per la prima volta può giocare con una bambola Barbie che le somiglia", ha dichiarato la presidente dell'associazione, Kandi Pickard. 
Per celebrare il lancio della bambola e sostenere l'inclusione, la visibilità e la comprensione delle persone con sindrome di Down, sono state scelte alcune ambassador europee, oltre alla piccola Alba.  Parliamo della modella Ellie Goldstein, Modella (Regno Unito), della scrittrice e assessora comunale Éléonore Laloux (Francia) e della modella e influencer Enya (Paesi Bassi) che sono state immortalate in immagini e video celebrativi mentre vedono per la prima volta la bambola che le rappresenta.

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