Sarà l'effetto nostalgia o, forse, il logorio della quotidianità, ma ormai si gioca per tutta la vita.
Anche da adulti.
Un incontro visionabile online su Ansa.it da oggi, 11 settembre.
A fronte di un mercato di giochi, prodotti per la prima infanzia, feste e festività "leggermente in flessione (dati Circana)", spiega Maurizio Cutrino, direttore di Assogiocattoli, anche per via "dell'inverno demografico, della situazione economica e dei costi dei trasporti", ci sono due fenomeni - o, per meglio dire, dei segmenti - che stanno vivendo una stagione degna di nota.
"Uno è il mercato delle licenze, che rappresenta quasi un terzo di quello globale del giocattolo - prosegue Cutrino - e un'altra parte molto importante è il kidult", ovvero i giochi per adulti.
La ricerca della disconnessione, insomma, continua a spingere l'industria.
Per licensing, invece, si intende "un modello di business che prevede che un titolare di un marchio o personaggio lo ceda temporaneamente a un'azienda licenziataria in cambio di una royalty", chiarisce Paolo Lucci, fondatore di Milano Licensing Day, evento che ospiterà il Press Day di Assogiocattoli giorno 12. "Il rapporto tra giocattolo e licensing è sempre stato molto forte - aggiunge - da che è nato Hollywood i film di Shirley Temple hanno prodotto delle bambole". Il tutto si collega ulteriormente al contesto kidult, "che si nutre di fenomeni culturali", ragiona ancora Lucci: tra action figures, carte da gioco e travestimenti non si può certo dire che la passione eterna per saghe come Star Wars ed Harry Potter (tra le altre) non influisca sul mercato.
Nel frattempo, però, i più piccini continuano ad essere il centro attorno al quale gira l'industria rappresentata da Assogiocattoli. D'altronde, la convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ricorda che i fanciulli hanno diritto al gioco. Anche per questo un testimonial d'eccezione, il critico musicale, conduttore, dj e quattro volte papà Rudy Zerbi, ha ricordato in studio il progetto dell'associazione dedicato al 'giocattolo sospeso': "Da quest'anno se ne potrà lasciare uno anche nei supermercati", ha annunciato, promettendo che "vi farà sentire meglio".
Se il gioco è "un'attività fondamentale per la crescita dei bimbi", come ha ricordato Beatrice Broggi, marketing director toys di Chicco Artsana, per questo in futuro bisognerà puntare ancora di più sulla sicurezza: "testiamo i prodotti come se fossero tutti da utilizzare anche per una fascia d'età inferiore a quella consigliata", ha aggiunto, "anche per l'uso improprio del prodotto", insomma. Da Giovanni Clementoni, amministratore delegato dell'omonima azienda, è arrivato invece un importante promemoria sull'importanza dello sviluppo di giocattoli in Italia. Il know-how che ha permesso all'impresa marchigiana "di svilupparsi e di affrontare mercati stranieri, dove sviluppa il 70% del fatturato - ha detto - si è basato sulla sensibilità del territorio e delle persone che ci risiedono". Per guardare al futuro, anche in questo caso, bisogna ricordarsi delle proprie radici. (ANSA).
'Kidult' e licensing, le nuove frontiere dei giocattoli
Assogiocattoli ad ANSA Incontra, "ormai segmenti del mercato"