Il cinema non dimentica il Giorno della memoria. Intorno al 27 gennaio sono ben cinque film i film proposti tra tragedia, vendetta e speranza. Si tratta di Il figlio di Saul di Laszlo Nemes, in corsa per gli Oscar e premiato a Cannes (Gran Premio Giuria); The Eichmann Show - Il processo del secolo di Paul Andrew Williams; Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, candidato agli Oscar per la Germania; Remember di Atom Egoyan e, infine, Una volta nella vita di Marie-Castille Mention-Schaar salutato in Francia come ''un messaggio di speranza e un tributo alla nobile missione degli insegnanti''.
Tra questi titoli, un film evento distribuito da Lucky Red, il 25, 26, 27 gennaio : 'The Eichmann Show - Il processo del secolo' di Paul Andrew Williams, la storia del team di produzione che ha reso possibile la trasmissione in ben 37 Paesi nel mondo di uno degli eventi televisivi più significativi e scioccanti del XX secolo: il processo ad Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili dell'Olocausto.
Nel ruolo dei protagonisti due attori straordinari, Martin Freeman ed Anthony LaPaglia. Guarda qui il trailer in esclusiva ANSA.
Siamo a Gerusalemme nel 1961 quando il produttore televisivo Milton Fruchtman (Martin Freeman, Lo Hobbit, le serie TV Sherlock e Fargo) assume il regista Leo Hurwitz (Anthony LaPaglia, Lantana, la serie TV Senza traccia) per occuparsi delle riprese tv del processo al criminale nazista Adolf Eichmann, da poco prelevato dal Mossad in Argentina, dove si nascondeva. Quello che viene offerto a Hurwitz è un lavoro dalle dimensioni epocali: per la prima volta nella storia un processo sarebbe stato trasmesso in TV e per la prima volta il mondo intero avrebbe assistito alle scioccanti testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto.
E' il 'processo del secolo': in onda in 37 paesi. Il risultato di questa operazione fu che l'80% della popolazione tedesca guardò almeno un'ora del programma ogni settimana, che venne trasmesso su tutte le reti in USA e Gran Bretagna ma soprattutto che finalmente, dopo 16 anni dalla fine della guerra, si cominciò a parlare apertamente dell'Olocausto. Eichmann si sottopone al processo senza mostrare rimorsi né rinnegare l'ideologia nazista, l'ufficiale non tradisce nessun turbamento nemmeno di fronte alle sconvolgenti testimonianze dei sopravvissuti chiamati in aula. Per la prima volta l'orrore dei campi di sterminio venne raccontato in diretta dalle vittime.
La messa in onda di quel processo rappresenta il primo evento televisivo globale e il film racconta la straordinaria storia del team di produzione che dovette superare ostacoli di ogni tipo per poter catturare la testimonianza di uno dei più noti criminali nazisti.
Immagini d'archivio e trasposizione con attori per raccontare una storia anch'essa straordinaria. Milton Fruchtman era un geniale produttore televisivo e Leo Hurwitz un regista molto amato dalla critica e pioniere nell'uso di diverse macchine da presa per le riprese in studio, era finito nella 'lista nera' di McCarthy dove era rimasto per un decennio. Arrivando a Gerusalemme, Hurwitz si trova per le mani un lavoro eccezionale: con l'aiuto di Milton, in tempi ristrettissimi deve addestrare un team formato da professionisti inesperti e convincere i giudici a cambiare decisione, lasciando che il processo venga ripreso. Lavorando sotto un'incredibile pressione, alla fine i due riescono ad ottenere il permesso di girare, a condizione però che l'aula del tribunale venga ricostruita e dotata di speciali macchine da presa nascoste.
Interpretato da Rebecca Front (la serie The Thick of It), Andy Nyman (la serie Peaky Blinders, Funeral Party) e Nicholas Woodeson (la miniserie The Honourable Woman, 007 - Skyfall), il film contiene numerosi filmati di archivio del processo del 1961, mostrando così anche gli aspetti reali di quell'importantissimo evento alle nuove generazioni.
Una particolarità del film dal punto di vista puramente “tecnico” è l’alternanza di finzione - intesa come ricostruzione con attori di un evento storico accaduto – e immagini di repertorio, quindi le scene del vero processo e i filmati girati nei campi di sterminio durante la loro liberazione, mentre dal punto di vista cinematografico rispetto ad altri film sul tema, questo The Eichmann Show è senza dubbio originale: il punto di vista non è quello di un sopravvissuto ma di due estranei all’Olocausto che vogliono dare il loro contributo perché la storia non si ripeta.
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