E' al primo piano del grande magazzino Selfridges di Oxfort Street a Londra che il 25 marzo del 1925 nasce la televisione. E' lì che l'ingegnere scozzese John Logie Baird mostra pubblicamente il risultato dei suoi studi sulla trasmissione dell'immagine.
Ma gli studi e gli esperimenti proseguiranno e Baird nel 1929 ottiene di poter utilizzare gli impianti della BBC, trasmettendo così il primo programma televisivo sperimentale, naturalmente in bianco e nero, su uno schermo di 5 X 10 cm. Tra il 1932 e il 1935 la BBC effettuerà programmi televisivi regolari, trasmessi in tutta l'Europa occidentale, grazie agli apparati Baird .Subito dopo l'ingegnoso mister Baird riuscirà a realizzare la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a New York. E in seguito a trasmettere le prime immagini a colori. La sua televisione definita televisione elettromeccanica perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico sarà dismessa già nel 1939 sostituita dalla televisione elettronica. Sono questi gli anni in cui prendono il via in Europa le prime trasmissione regolari di programmi televisivi; i paesi all'avanguardia sono l'Inghilterra, dove alla vigilia della seconda guerra mondiale risultano in circolazione circa 20.000 videoricevitori venduti direttamente al pubblico, e la Francia. In Germania, nell'estate del 1936, avviene la prima diretta televisiva, con i Giochi della XI Olimpiade a Berlino trasmessi in diretta in 27 luoghi pubblici, per un totale di otto ore giornaliere. In Italia le prime prove sperimentali vengono effettuate a Torino nel 1934 nel centro Eiar che diventerà poi Rai e si sposterà a Roma nella storica sede di via Asiago 10. Le trasmissioni sperimentali avranno termine improvvisamente il 31 maggio 1940 per ordine del governo per via di interferenze riscontrate nei primi sistemi di navigazione aerea. Lo scoppio della guerra oscurerà per anni la tv. Gli esperimenti riprenderanno l'11 settembre 1949, con una trasmissione dalla Triennale di Milano presentata da Corrado, ma per l'inizio di una programmazione ufficiale bisognerà aspettare il 3 gennaio 1954.
I televisori accesi il giorno di esordio erano solamente ottantamila, e gli abbonati Rai non superavano le ventimila unità. Il prezzo di un televisore era di circa 450 000 lire (corrispondenti quasi a 7 000 Euro), era vicino al costo di un'automobile, e sfiorava le dodici mensilità di un reddito medio annuo. Solo due anni dopo, il 31 dicembre 1956 il segnale arriverà a coprire l'intero territorio nazionale e i bar e le case dei pochi proprietari di un apparecchio tv diventano il luogo di aggregazione per seguire i primi telequiz italiani come il Musichiere di Mario Riva o Lascia e raddoppia di Mike Bongiorno. Negli anni sessanta il televisore si diffonde sempre di più e raggiunge anche classi sociali meno agiate tra le quali è ancora alto il tasso di analfabetismo. Per questo nasce la prima trasmissione di servizio: Non è mai troppo tardi (1959-1968) un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro Alberto Manzi e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
La televisione? Nacque in un grande magazzino
Dal primo piano di Selfridges a Londra il 25 marzo 1925