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Pietro Marcello, un film femminile senza principe azzurro

Dopo Cannes arriva in sala dal 12 gennaio 'Le vele scarlatte'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Un film 'femmina', utopico e senza principe azzurro e anche, come dice a Roma Pietro Marcello, regista di LE VELE SCARLATTE, "per niente complesso, lineare e abbastanza popolare". Già in apertura a Cannes della Quinzaine des Realisateurs e in sala con 01 dal 12 gennaio, quest'opera, in bilico tra realismo magico e poesia e liberamente tratta dal romanzo omonimo dello scrittore neo-romantico russo Aleksandr Grin, racconta una favola ambientata in Francia alla fine della prima guerra mondiale.
    Di scena Juliette (Juliette Jouan), orfana di madre morta di stupro, e il suo solido padre (Raphaël Thiéry), falegname, creatore di giocattoli da vendere in città. Un giorno la ragazza, lungo la riva del fiume, incontra una maga che le predice che delle 'vele scarlatte' con tanto di principe azzurro (Louis Garrel) arriveranno per portarla via dal suo villaggio.
    Ma lei non seguirà il suo sogno d'amore.
    "È vero - spiega Marcello - è un film in cui c'è una sorta di famiglia allargata ed è distrutta la figura maschile così come aveva già immaginato Marco Ferreri in CIAO MASCHIO. Non c'è il principe azzurro - ribadisce -. D'altronde nessuno ci crede più, nemmeno mia figlia". Juliette - continua il regista, "diventa invece ebanista proprio come il padre e non sceglie di partire con il principe azzurro, ma piuttosto di intraprendere la sua vita in maniera autonoma".
    Un film femminista? "Preferisco dire un film femminile. Così come la gran parte dei miei film precedenti erano maschili. Sono il primo a sorprendermi di questa mia personale evoluzione, ma è per questo che si fanno film, per evolvere, cambiare, tentare nuove strade". (ANSA).
   

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