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Everything Everywhere, tutto sul film che ha vinto agli Oscar

Torna in sala in Italia geniale avventura dei Daniels

Redazione Ansa

Torna in sala dal 13 marzo, distribuito con orgoglio da I Wonder Pictures, che in tempi non sospetti aveva preso i diritti per l'Italia, il film che ha trionfato agli Oscar: EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE, conquistando sette statuette su 11 candidature, centrando molti premi principali tra cui miglior film, migliore attrice protagonista, migliori attori non protagonisti e sceneggiatura originale.

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Press Room - 95th Academy Awards

    Aveva già avuto una quantità incredibile di altri riconoscimenti, tra cui due Golden Globe e molti premi dalla associazioni di settore, quelli che fanno capire come andrà a finire la notte degli Oscar. Caso della stagione, film sorpresa, prodotto dai fratelli Russo e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, noti collettivamente come i visionari Daniels, ossia la Hollywood piu' indipendente, il film e' avventura, azione, fantascienza, dramma familiare con tematiche Lgbt, comedy e romance tutto insieme e con lo sfondo di grandissima attrazione del metaverso, con protagonista una donna cinese americana (Michelle Yeoh) provata dalla crisi economica con la sua lavanderia al punto da non riuscire a pagare le tasse, pressata da una ispettrice implacabile (una irresistibile Jamie Lee Curtis) e che invece diventa suo malgrado una wonderwoman, con molteplici versioni di se stessa dalla star del cinema a una chef giapponese. Ce n'e' abbastanza perche' tolte le arti marziali e i superpoteri, Everything fa commuovere ed empatizzare con Michelle e la sua famiglia, il marito (Ke Huy Quan) e la figlia gay in cerca di riconoscimento (Stephanie Hsu). Si entra al cinema pensando ad un film leggero, divertente, caciarone e forse 'stupido' e si esce con le lacrime agli occhi. In una parola spiazzante e forse questo 'delirio' originale e' il segreto del trionfo. Poi c'e' il cast a cominciare da Michelle Yeoh, 60 anni, malese di origini cinesi, fantastica attrice della Tigre e il dragone, Bond girl del Domani non muore mai, di Memorie di una geisha e del film Marvel I guardiani della galassia, paladina dell'empowerment femminile asiatico. "Questa statuetta è un faro di speranza e di possibilità. Sta a dimostrare che i sogni si sognano davvero e non lasciate che nessuno vi dica che avete superato una certa età per sognare. Non sarei qua stasera - ha detto una emozionata Michelle Yeoh - senza i Daniels e la A2 e tutti gli altri". Poi dal palco del Dolby Theatre ha dedicato il premio alla madre e "a tutte le mamme del mondo perchè sono veramente loro le super eroine. Il premio è un sogno che si realizza". E Jamie Lee Curtis, figlia d'arte (le leggende Tony Curtis e Janet Leigh), Leone d'oro alla carriera, Oscar non protagonista sul palco emozionata. L'attore che ha vinto come non protagonista il vietnamita Ke Huy Quan si è commosso ed ha emozionato: fuggito in barca da bambino da Saigon in fiamme, per un anno aveva vissuto in un campo profughi, aveva recitato in Indiana Jones e il Tempio della Paura, ma poi, una volta cresciuto non aveva finora piu' trovato una parte: "E' una storia reale, non è cinema, è il vero sogno americano che si avvera" ha detto accettando il premio, prima di un intenso abbraccio con Harrison Ford.
    Temi, citazioni, action, cuore, Everything e' oltre i generi perche' li contiene tutti. Il film ha imposto anche la casa indipendente A24. Andrea Romeo, fondatore e direttore editoriale di I Wonder Pictures credeva talmente alla sua vittoria nella notte delle stelle da organizzare a Bologna una maratona live dalla quale via via che venivano conquistati i premi partiva la ola del pubblico.
    Ora si tratta di scommettere sul richiamo degli Oscar sul pubblico italiano: il film non ha superato il milione di euro di incasso, mentre in America è intorno ai 74 milioni di dollari, 106 milioni worldwide. 
   

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