Quella che sembrava solo una sfida al botteghino è diventata una festa di amore per il cinema in sala, fenomeno culturale e vera e propria esperienza, con persone che comprano il biglietto doppio, che postano sui social le foto vicino al cinema con i gadget. C'è stato un momento mesi fa in cui Universal pensava di evitare lo scontro con Warner e posticipare Oppenheimer di Cristopher Nolan poi in America il film è uscito in contemporanea con Barbie di Greta Gerwig. Gli incassi sono spaventosi, soprattutto per il divertente film con Margot Robbie e Ryan Gosling (162 milioni di dollari a ieri, 356 milioni nel mondo, miglior botteghino di sempre per Warner Bros, 9.2 milioni di euro solo in Italia dove ad esempio negli Uci cinemas 400 spettacoli sono andati sold out nel primo giorno di programmazione). La colossale opera di Nolan (da noi in sala dal 23 agosto) è arrivata in Usa a 82 milioni di dollari, 180 milioni worldwide) L'analisi del pubblico americano, elaborata da Parrot Analytics, fa capire meglio il fenomeno Barbienheimer. Il pubblico di Barbie è composto per il 66,2% da donne e significativamente più giovane, con il 74,6% di età inferiore ai 29 anni, mentre il pubblico di Oppenheimer è per il 70,7% di uomini e per il 52,9% di età superiore ai 30 anni. I dati demografici quasi inversi sono un buon indicatore del fatto che Oppenheimer e Barbie non si sarebbero mai cannibalizzati l'uno dell'altro. Lungi dal mettere i due film in sfida, il loro insieme ha creato un evento culturale e spinto alcuni a vedere un film che normalmente non avrebbero visto. (ANSA).
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