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Rivive il Modernissimo a Bologna, cinema Liberty del '900

Scrigno sotterraneo da 360 posti, restaurato con 6,6 milioni

Redazione Ansa

Dopo un lungo periodo di attesa, dovuto anche ai problemi causati dalla pandemia, il Cinema Modernissimo di Bologna, inserito in pieno centro cittadino in quello che è definito il quadrilatero della cultura, ha riaperto le porte: il taglio del nastro è avvenuto in mattinata alla presenza della sottosegretaria alla Cultura, la bolognese Lucia Borgonzoni, del sindaco Matteo Lepore, del direttore della Cineteca, Gianluca Farinelli e altre personalità che hanno partecipato al recupero della sala in stile Liberty risalente ai primi del Novecento.
    Uno scrigno sotterraneo di 360 posti (erano 1200 quando le maglie sulla sicurezza erano molto più larghe), "sparito" da quasi 20 anni, che va a costituire la "metropolitana della cultura" (così l'ha battezzata l'attore Alessandro Bergonzoni) che comprende anche il sottopasso di via Rizzoli, adibito a sede di mostre. Il costo del restauro è stato di circa 6,6 milioni di euro provenienti da Ministero, Comune, Cineteca e sponsor privati. La sala e il suo indotto hanno creato 9 nuovi posti di lavoro. La programmazione, com'è nello stile delle altre sale della Cineteca bolognese, sarà varia con prezzi di accesso dai 3,5 ai 10 euro, e costituirà una sorta di luogo di incontro delle arti aperto tutto l'anno dove, oltre a proiezioni cinematografiche, si faranno fotografia, musica, letteratura e teatro e dove sarà possibile anche fare la pausa di mezzogiorno con brevi proiezioni e ristoro al bar.
    Per l'inaugurazione, fino al 30 novembre, proiezioni e ospiti d'eccezione, tra i quali - solo per citarne alcuni - Wes Anderson, Paola Cortellesi, Alice Rohrwacher, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Alessandro Bergonzoni, Vinicio Capossela. (ANSA).
   

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