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Moda e tempo libero: sempre più donne amanti delle vette e del mountain outfit

Questa estate trekking, hiking, camminate e relax al femminile, settore sempre più fashion

Redazione Ansa

E’ chiamato ‘tempo di qualità’ dalle donne che al mare preferiscono la montagna, sempre più numerose. Passeggiate, trekking, hiking, sessioni di yoga, escursioni naturalistiche, momenti personali sono preferiti a rosolarsi sui lettini al sole, sopportare il caldo, l’afa e la confusione e con panorami senza dubbio più ampi e riposanti. Spingendosi oltre i propri limiti (per le più sportive) oppure per staccare la spina dalla vita e dagli impegni quotidiani, magari fermandosi a scattare fotografie, leggere, disegnare o semplicemente guardare un orizzonte così profondo che esiste solo sulle vette, il popolo delle montanare aumenta di anno in anno. “Godersi il silenzio” è un altro termine usatissimo all’interno delle community al femminile che ne parlano sui gruppi social e che in primavera ed in estate scelgono di passare del tempo lontane dalle spiagge mainstream, per superare i propri limiti in vetta oppure semplicemente passeggiando di sentiero in sentiero tra boschi, ruscelli e natura, centrandosi nuovamente su di sé. “Le avventure outdoor migliorano la visione della propria vita.
Attenzione però che l’avventura non è definita dall’attività in sé, ma da come ti senti nel farla. Bisogna uscire all’aperto e provare una qualche attività che ci faccia sentire vive, euforiche – anche semplicemente camminare in un bosco. - spiega Caroline Paul, scrittrice newyorkese autrice del nuovo libro ‘Tough Broad - From Boogie Boarding to Wing Walking―How Outdoor Adventure Improves Our Lives as We Age’ , dalle pagine del portale donnedimontagna.com, community interamente dedicata alle donne che amano la montagna e vanno a caccia di esperienze e gruppi con cui condividere e godersi le vette. “Questo sentimento ha la forza di ribaltare le convinzioni e le aspettative, e quelle degli altri, su ciò che puoi e non puoi fare. Ci si sente potenziate riguardo al futuro e non scoraggiate, - precisa Paul. Le comunità di montagna, tutte al femminile, organizzano escursioni alla scoperta di paesi e rifugi, visite a masi e malghe, ferrate, traversate di laghi, passeggiate di rifugio in rifugio, oppure trekking e scalate a tutti i livelli e cammini di gruppo che richiamano un sempre più corposo pubblico al femminile. “Per me ritornare sulle vette, da sola, significa staccare la spina dagli impegni, - spiega Tiziana, che vive a Milano. - La montagna significa trekking ma anche godermi il silenzio, il panorama unico, il ‘qui e ora’ ritrovando serenità e completezza in un tempo tutto per me. Vivere la natura è un'occasione per conoscermi meglio, senza filtri, per connettermi con me stessa. Quando sono in montagna, riesco davvero a dare valore al percorso, più che alla meta. E questo è un grande insegnamento che cerco di mettere in pratica nella vita di tutti i giorni, riuscendo ad apprezzare di più l’impegno che metto in quello che faccio”.
Con il crescere della domanda di esperienze in vetta solo per donne spuntano e dettano nuovi trend i brand fashion dedicati esclusivamente al pubblico femminile. Nicchia di mercato che cresce e riempie il vuoto lasciato dall’abbigliamento tecnico per le vette, fondamentalmente ‘no gender’ (con tagli dritti, accessori e tessuti comuni per entrambi i sessi) ma più probabilmente tagliato su corporature maschili e non su quelle femminili. “Le esigenze delle donne non venivano quasi mai soddisfatte dall‘abbigliamento tecnico sportivo da montagna, come ho accertato confrontandomi con tantissime altre mountain lovers - spiega Ruth Oberrauch, fondatrice del brand LaMunt dedicato esclusivamente alle donne. L’intuizione di Oberranch viene da questa carenza: “Ho voluto creare un abbigliamento che faccia sentire le donne completamente a proprio agio mentre vivono la montagna. Un abbigliamento confortevole combinando performance e funzionalità con un’estetica femminile, che assecondi la silhouette senza cadere negli stereotipi “rosa” e con un occhio attento a qualità e a sostenibilità dei materiali, preferendo fibre naturali e materiali riciclati”.
Cresce l'offerta di outfit e accessori con taglio più femminili ma non da bambolina, tessuti traspiranti nelle zone del corpo più soggette a sudore o vampate di calore, pieghe e cugni nei punti giusti. Ci sono anche pantaloncini e top ‘adattabili’ cioè regolabili in quattro lunghezze e poi zip posizionate più in alto rispetto alle classiche tasche e accessori ad hoc. “Tutto viene deciso dalle stesse donne coinvolte nelle fasi di progettazione e prova dei capi, la nostra crew, una comunità al femminile che si riunisce sulle vette per escursioni di prova dei nostri prodotti” precisa Oberrauch.

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