Da una parte, una popolazione con una vocazione più intellettuale, alla ricerca di tranquillità e nuove scoperte che tende a viaggiare fuori da qualsiasi comitiva, con un camper tendenzialmente poco accessoriato e desidera sostare in area camper o in sosta libera.
Dall’altra, una popolazione più propensa al fai-da-te, che più spesso viaggia in comitiva, preferendo camper più grandi e accessoriati e ha una propensione maggiore per campeggi e per soluzioni di sosta comode.
Sono le due grandi famiglie emerse dall’indagine realizzata dall’Università del Salento in collaborazione con PleinAir che analizza la composizione del mondo sociale del camperismo italiano sotto diversi profili. Un tema al centro del convegno che si è svolto il 18 settembre scorso a Parma durante il Salone del Camper, che ha visto la partecipazione del coordinatore della ricerca Angelo Salento, Docente di Sociologia economica e del lavoro e di Sociological Analysis of Development.
Come si diventa camperisti? Quali sono gli immaginari elaborati intorno al camper e alla sua fruizione? Quale la scala di priorità di oggetti e accessori? Quali sono i tipi e gli stili di camperismo? Quali sono le tendenze nella scelta del mezzo? Sono alcuni tra i quesiti alla base dell’indagine.
Tra le evidenze la pratica a trasmissione intergenerazionale: i più giovani hanno ereditato questa passione dalla famiglia. Il ventaglio di aspettative e desideri espressi dai camperisti è variegato. Tuttavia prevalgono aspettative di libertà, attenzione alla sostenibilità, ricerca di essenzialità. Chi lo possiede ne fa tendenzialmente un uso intensivo: il 72% lo utilizzano almeno una volta al mese.
In netta prevalenza viaggiano in coppia o in famiglia, ma lo spostamento in comitiva ha comunque una dimensione significativa. Anche la varietà delle destinazioni è molto ampia. Emerge in maniera evidente una propensione a frequentare i borghi, seguiti dalla ricerca di intrattenimento e wellness. Un buon 30% viaggia con uno o più cani al seguito. Fra gli spazi utilizzati per la sosta, l’area camper risulta la soluzione più scelta dal campione: spazi organizzati e di qualità, ma economicamente accessibili. Fra gli accessori, la priorità assoluta che emerge è il pannello fotovoltaico, seguito da altri “indispensabili” come il tendalino e l’antifurto.
Quanto ai modelli: I segmenti prevalenti dei camper utilizzati sono i semintegrali, i mansardati e i motorhome: nel complesso, sono l’85%. Ma è consistente la porzione di camperisti che tende a desiderare un camper più piccolo, guidabile, agile, provvisto di nulla più di ciò che serve. Ciononostante, il comfort resta una caratteristica importante. Per il prossimo camper, i camperisti tendono al downsizing/ rightsizing, per esigenze di sostenibilità economica e di qualità della vacanza. La quota di chi cerca maggiori dimensioni e prestigio si fa residuale. Oltre il 50% dei possessori di motorhome, mansardati e semintegrali desidera un camper meno grande e più sostenibile.
È consistente la propensione al camper puro/van. «L’evoluzione della domanda di veicoli ricreazionali rispecchia l’evoluzione sociale degli ultimi anni: flessibilità è la parola d’ordine, alla ricerca di strumenti versatili per il tempo libero e la vacanza (queste ultime sono parole chiave per capire l’evoluzione dell’uso dei veicoli ricreazionali)», ha commentato Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di APC.
Dalla famiglia ai giovani, così la passione per le vacanze in camper passa di generazione
Indagine sul mondo sociale, attenzione alla sostenibilità e essenzialità