Heidi compie 50 anni. Era il 1974 quando la prima puntata di Heidi – Girl of the Alps venne trasmessa in Giappone, conquistando sin da subito i cuori degli spettatori. La serie di Heidi è uscita a cadenza settimanale per un anno intero, per un totale di 52 episodi. In Italia arrivò su Rai1 nel febbraio 1978 ottenendo anche qui un grande successo. Basata sull'omonimo romanzo per ragazzi scritto nel 1880 dall'autrice svizzera Johanna Spyri, prodotta dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da cui più tardi nacque la Nippon Animation), diretta da Isao Takahata era disegnata dal grande maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki.
La serie è considerata un capolavoro, con dietro un lavoro enorme visto che, per ciascun episodio, venivano realizzati dai 6000 agli 8000 disegni.
Fino al 12 gennaio 2025, Lugano ospita una mostra dedicata alla bambina più iconica dei cartoni animati in una esposizione, promossa dall’Associazione Nona Arte, curata da Luigi Paolo Zeni che contiene una vasta selezione di materiali originali: dagli schizzi preparatori agli sfondi dipinti a mano passando per i fogli di acetato di cellulosa coi personaggi della serie e gli sketch del character designer Yōichi Kotabe. Queste opere, di cui molte mai esposte finora, permettono ai visitatori di scoprire e riscoprire l’incantevole mondo di Heidi.
Per dar vita alla serie animata ci sono volute approfondite ricerche sul campo da parte di Zuiyo Eizo, rinomato studio d’animazione giapponese che nell’estate del 1973 ha inviato il suo team creativo dal Giappone fino in Svizzera. Durante quell’estate la squadra di artisti, capitanata dal regista Isao Takahata, si è lasciata ispirare dai maestosi paesaggi alpini di Maienfeld ed è entrata in contatto con le usanze dei contadini e degli allevatori locali. Tra i membri del team c’era niente meno che Hayao Miyazaki, che ha partecipato al progetto in qualità di scenografo e animatore. È anche grazie a questo viaggio alla scoperta della natura svizzera e di alcune delle sue città – tra le tappe c’erano Zurigo e Francoforte – se a partire dall’anno seguente, quando la serie è arrivata in tv, se Heidi ha avuto un successo immenso. Isao Takahata e il suo staff hanno saputo raccontare con la giusta sensibilità e profondità la storia della bambina svizzera e dei suoi cari, rendendo giustizia al romanzo originale scritto dall’elvetica Johanna Spyri nel 1880.
La mostra
All’interno della mostra “Buon compleanno Heidi! 50 anni della serie animata” sono esposte oltre 90 opere originali provenienti da collezioni private giapponesi e svizzere. Grazie a questi preziosi materiali è possibile esplorare l’universo di Heidi da un punto di vista del tutto nuovo: dai disegni legati alla produzione degli episodi alle foto storiche del viaggio leggendario del team giapponese a Maienfeld nel 1973, quest’esposizione riserverà tantissime sorprese.
Ad accogliere i visitatori un allestimento immersivo e nostalgico, principalmente realizzato con materiali naturali come legno e cartone, nella Sala San Rocco, Quartiere Maghetti, nel cuore di Lugano. L’idea è di riportare il pubblico nelle atmosfere incantate della natura di Heidi con una struttura che richiama le maestose Alpi e il limpido cielo azzurro del cartone animato.
La mostra si struttura su tre temi che il visitatore può approfondire in autonomia, senza un percorso prestabilito. Il primo tema riguarda la produzione dell’anime a partire dal viaggio dei creativi giapponesi in Svizzera del 1973 fino ad arrivare alla realizzazione degli episodi. Il secondo tema è dedicato alle curiosità sul cartone animato, per esempio mettendo a confronto gli ambienti reali e quelli disegnati, le differenze col romanzo di Johanna Spyri e scoperte sorprendenti come il fatto che Heidi, in origine, dovesse avere le treccine anziché la chioma selvaggia e arruffata che ben conosciamo. Il terzo tema, infine, descrive i membri più importanti del team creativo di Zuiyo Eizo e offrie un focus sugli animali, elemento ricorrente nella serie. Per un vero e proprio viaggio nel mondo di Heidi, tra emozioni e ricordi.
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