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Uber: come funziona e quanto costa il servizio di auto a noleggio

Guida passo passo all'utilizzo di Uber, con spiegazione del meccanismo tariffario

Uber

Redazione Ansa

A San Francisco, città che ha visto la sua fondazione, Uber è apparsa nel 2010. Da allora sono passati meno di cinque anni eppure ci sembra di parlare di un’altra era: oggi l’azienda americana ha esteso la sua rete a decine di città su tutto il pianeta, Italia compresa, proponendo il suo innovativo servizio on-demand di noleggio auto comprensivo di conducente. Un servizio che ha subito attecchito, vuoi per la percezione sempre più comune e condivisa che si ha di concetti oggi quotidiani come il car sharing, vuoi per la sua caratterizzazione particolare che lo rende qualcosa di diverso: la garanzia di puntualità dell’appuntamento, la semplicità di utilizzo grazie all’app funzionante sui dispositivi Android, Windows e iOS, il pagamento no-cash assai pratico e storicamente tallone d’Achille dei taxi ed il livello di qualità e comfort promesso dal servizio medesimo. In Italia, Uber è attualmente attivo a Milano, Torino, Genova e Roma ma è in programma la sua espansione anche ad altre città.

Come funziona Uber?
Prenotare un’auto con conducente tramite Uber è una operazione decisamente semplice ed anche piuttosto pratica. Parte, naturalmente, dal fatto di avere scaricato ed installato sul proprio smartphone o sul proprio tablet l’app Uber, disponibile correntemente su tutti gli app-store. L’utilizzo della app è possibile inserendo l’account che deve essere creato tramite il web nell’apposita pagina del sito Uber e nella quale sono richieste le informazioni di base che permettono le comunicazioni, il pagamento e la fatturazione del servizio, compresi ovviamente gli estremi della carta di credito di riferimento. E’ anche previsto un “buono di benvenuto” per i nuovi clienti, ovvero un credito omaggio di 20 euro che viene attivato inserendo in sede di creazione dell’utente il codice AZ84P12. Ovviamente, una volta attivato l’account e scaricata l’app, è possibile accedere subito ai servizi Uber seguendo i diversi passi della prenotazione: prima di tutto occorre indicare il tipo di servizio che si richiede fra quelli a disposizione. In particolare, Uber Black attiva l’offerta “originale” Uber con l’arrivo di una berlina di fascia alta, mentre le variazioni sul tema UberPop – fascia bassa – Uber SUV e Uber LUX corrispondono a diversi livelli di servizio e di tipologia di vettura cui sono connessi, evidentemente, prezzi diversi. Infine c’è Uber Taxi, ovvero la possibilità di chiamare un tradizionale taxi fra quelli che hanno stretto accordo con Uber ma pagando la corsa attraverso la app. Scelta la tipologia di servizio, basta indicare la posizione cui si vuole l’appuntamento – automaticamente con il localizzatore dello smartphone o inserendo manualmente l’indirizzo – ed attendere la risposta dell’app che riporterà i tempi di attesa previsti. Se viene inserito anche il luogo di arrivo, Uber fornirà anche un preventivo del costo del viaggio che potrà quindi essere accettato o meno. Al momento della conferma, la prenotazione diventa effettiva e l’avvicinamento dell’auto attesa inizia ad essere visualizzato in tempo reale nella app setssa.

I costi di Uber
Il servizio Uber non si paga tramite contanti ed i conducenti Uber non ricevono mance. Ogni pagamento viene gestito attraverso la app e la carta di credito legata all’account, compreso quello dei taxi a cui si può “preimpostare” una mancia all’interno del proprio profilo personale sul sito Uber. Il costo effettivo di un tragitto è naturalmente variabile in funzione di tre fattori: la distanza percorsa, il tempo impiegato ed il tipo di servizio prescelto. Con UberPop, ovvero con il servizio più low-cost di Uber, il tragitto minimo è definito a 5 euro ed il tragitto medio si colloca intorno ai 9 euro, mentre con il servizio “standard” Uber Black i due indicatori si attestano intorno ai 10 e 17 euro. Occorre tenere presente però, due elementi importanti: il primo è che, a differenza di una corsa in taxi tradizionale, il costo è preventivamente definito e, quindi, non riserva sorprese. In secondo luogo, la sempre più larga diffusione del servizio tende a farne scendere i costi: obiettivo dichiarato di Uber è quello di arrivare ad un costo per tragitto comparabile a quello riportato nelle tabelle ACI relative al costo chilometrico per i rimborsi spese.

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