(ANSA) - MILANO, 05 GEN - La mobilità globale sarà sempre più
elettrica, ma con importanti distinzioni a livello nazionale e
con molte incognite legate allo scenario geopolitico, che
tenderanno a rallentare la transizione ecologica del settore
automotive.
Lo afferma la ricerca Global Automotive Consumer Study 2023,
che Deloitte conduce ogni anno su oltre 26.
Secondo lo studio continua a crescere la preferenza per i
veicoli alternativi a benzina e diesel, con l'Italia in testa
alla classifica dei consumatori attenti alla sostenibilità: il
78% che vorrebbe passare all'elettrico
La crisi della 'supply-chain' ha reso comunque i consumatori
più pazienti: 1 italiano su 3 sarebbe oggi disposto ad aspettare
5 (o più) settimane per la consegna del veicolo. La fiducia dei
consumatori è ancora principalmente riposta nelle
concessionarie, mentre è più contenuta la fiducia verso brand e
case produttrici (14%). Per le funzioni di connettività
avanzata, gli italiani ricercano innanzitutto soluzioni "a
consumo" (61%), mentre solo una quota minima (7%) dimostra
preferenze per formule in abbonamento.
"L'industria automotive sta affrontando una delle fasi più
complesse della propria storia, ma al tempo stesso continua ad
evolvere e avanzare, cercando di trasformare le numerose sfide
in nuove opportunità - commenta afferma Franco Orsogna,
automotive leader di Deloitte central mediterranean - e anche
l'edizione 2023 del Gacs ci conferma come la strada verso il
nuovo paradigma della mobilità elettrica sia ormai tracciata,
sebbene i prezzi di listino ancora elevati rappresentino uno dei
freni più importanti per la diffusione dei veicoli elettrici nel
mercato. Tuttavia, al netto dei diversi eco-incentivi, il
fattore prezzo può essere controbilanciato anche dal forte
desiderio dei consumatori di ridurre sistematicamente i costi di
rifornimento e utilizzo del veicolo, un aspetto amplificato dai
rincari energetici che hanno contraddistinto il 2022", conclude
Orsogna. (ANSA).
Auto: Deloitte, 78% italiani vuole lasciare benzina e diesel
Ma prezzi e geopolitica rallentano la corsa dell'elettrico