"La partecipazone alla 1000 Miglia dovrebbe essere messa da tutti nella propria lista delle cose da fare nella vita". Questa affermazione della conduttrice televisiva Camila Raznovich - che a bordo dell'Alfa Romeo Sport Spider del 1954 numero 1000 condotta da Roberto Giolito, head of Heritage FCA, ha aperto tutte le tappe della competizione - sintetizza meglio di ogni altro commento il senso di questa edizione 2021 della 'rinascita'.
Una 1000 Miglia caratterizzata da un caldo torrido, da una 'rovente' competizione per i primi posti della classifica, dalle tante emozioni anche per i luoghi e i paesaggi attraversati e dal successo complessivo dell'evento, compresa la grande novità della discesa verso sud sulla costa tirrenica, con 341 auto arrivate al traguardo sulle 375 in gara.
A vincere è stato per la quarta volta lo specialista Andrea Vesco (nella edizione 2021 coadiuvato efficacemente da Fabio Salvinelli) che dopo quasi 1800 km attraverso alcune tra le città più belle d'Italia, a portato alla vittoria la splendida Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1929, il modello con cui aveva già vinto le altre 3 'Freccia Rossa'.
"È sempre una enorme soddisfazione arrivare sul gradino più alto del podio soprattutto qui a Brescia, la mia città" - ha commentato Vesco - Grande merito di questo ennesimo importante risultato va sicuramente alla vettura, che per il quarto anno ci accompagna lungo le tappe della Corsa più bella del mondo".
Quest'anno la gara si è decisa nelle ultime prove, dove siamo riusciti a superare l'equipaggio che ci aveva appena tolto la vetta della classifica. Molti complimenti quindi ai nostri avversari perché fino all'ultimo se la sono giocata rendendo la gara incredibilmente tirata ed emozionante".
Andrea Vesco ha voluto ricordare coloroi che sono stati fondamentali per questo successo: "Un ringraziamento particolare - ha detto - al mio compagno di viaggio Fabio, perché quando si vince lo si fa sempre in due. E un grazie speciale anche a mio padre che ci ha aiutati da lontano nel momento di maggiore difficoltà, dirigendo via telefono la riparazione della nostra Alfa Romeo durante la scorsa notte".
La seconda posizione è stata conquistata da Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi, al volante di una Lancia Lambda Spider Casaro del 1929, in gara con il numero 41. "Adesso faccio finta di essere contento per il mio secondo posto - ha detto scherzosamente Belometti - le corse sono così e bisogna accettare il risultato finale. Conosciamo bene il vincitore, Andrea Vesco, e sappiamo quanto sia forte, quindi va bene così.
Siamo rimasti in gara e competitivi per tutti e quattro i giorni e questa è per noi la cosa più importante".
Il successo della Lancia è stato ribadito dal terzo posto della Lambda Casaro del 1927 di Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli in gara con il numero 24). "L'anno scorso siamo andati bene - hanno commentato - quest'anno è stata una gara fantastica, anche se molto più complessa. Siamo molto soddisfatti della posizione raggiunta".
Complessivamente sono state più di 45 le ore di guida attraverso quasi 200 comuni italiani che hanno consentito a Silvia Marini e Lucia Filippelli di conquistare l'ennesima 'Coppa delle Dame'. La coppia, al volante della Bugatti T40 del 1929 in corsa con il numero 40, ha concluso al 23mo posto assoluto, il podio della Coppa delle Dame è stato completato da Maria e Benedetta Gaburri su una Abarth Fiat 750 GT Zagato del 1957 e da Silvia Maria Antonietta Oberti e Caterina Vagliani su una Siata 300 BC del 1951.
Ottima prestazione per gli olandesi John e Chelly Houtkamp che, primi stranieri classificati, si sono aggiudicati la Coppa delle Nazioni. La coppia, nella classifica complessiva, ha raggiunto l'ottava posizione al volante dell'Alfa Romeo 1750 Super Sport del 1929 numero 44.
Alfa Romeo è stato il brand più rappresentato a questa 1000 Miglia, con oltre 50 auto partecipanti e un pilota d'eccezione: John Elkann, presidente e amministratore esecutivo di Stellantis, che accompagnato dalla mogie Lavinia Borromeo a bordo di un'Alfa Romeo 1900 C Super Sprint del 1956 ha tagliato entusiasta il traguardo di Brescia.
In perfetta sintonia con il claim dell'edizione 2021 'Crossing the Future' anche gli eventi collaterali: Stefano Orlandini e Dennis D'Amico hanno vinto la 1000 Miglia Green 2021 a bordo di una Jaguar I-Pace, Kimura Hidemoto e Kawashima Shintaro a bordo dell'Aston Martin V8 Zagato del 1989 si sono aggiudicati il primo posto della 1000 Miglia Experience, mentre hanno conquistato la vittoria nel Ferrari Tribute Alberto Ghelfi e Giordano Mozzi su una Ferrari 488 Pista del 2020.
"La 1000 Miglia è una manifestazione fortemente legata non solo con il territorio bresciano ma è anche ambasciatrice del made in Italy nel mondo - ha commentato Aldo Bonomi, presidente di ACI Brescia - Per questo motivo oggi ancor più di prima vogliamo proseguire il cammino intrapreso dall'Automobile Club di Brescia, in collaborazione con il Comune di Brescia e Regione Lombardia, per ottenere il riconoscimento UNESCO di Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità".
1000 Miglia, grande successo per l'edizione della rinascita
Andrea Vesco riporta l'Alfa 6C 1750 alla quarta vittoria