Le cause dell'attuale tensione del mercato del gas "sono molteplici" e questa tensione "influisce pesantemente sul prezzo del gas, tanto da portarlo oggi a 126 cents/smc. Cifre mai viste in 70 anni di storia".
Tra le misure chieste da Federmetano, "l'applicazione dell'Iva agevolata al 5% anche all'uso autotrazione con la possibilità di traslare questo beneficio all'utenza finale, essendo la fiscalità l'unica aspetto su cui è possibile intervenire". A raccogliere, il sottosegretario alla Transizione Ecologica Vannia Gava, che in una nota spiega:"il Governo deve valutare una temporanea riduzione dell'aliquota Iva per il metano per autotrazione, tanto che il ministero dell'Economia ha investito in seno al consiglio Ue una proposta di direttive sulle aliquote Iva che consentirebbe agli Stati membri una riduzione delle aliquote di determinati prodotti energetici". Un tema che sarà proposto anche dai subementamenti alla legge di Bilancio che saranno proposti da vari senatori di diversi gruppi.
Quanto al pacchetto legislativo 'Fit for 55 Package", il presidente di Federmetano avverte che "sancire la fine del motore endotermico, al 2035, è un errore che bloccherà gli investimenti e gli sviluppi che in questi anni si sono succeduti e che sono in programma in merito ai biocarburanti".
Considerati i benefici ambientali del biometano, la capillarità della rete e la sua progressiva selfizzazione, infine, evidenzia che "l'unico nodo da sciogliere è quello della revisione dei serbatoi", una normativa "ormai divenuta inadeguata e obsoleta per la realtà del settore".
Federmetano: Natali, serve Iva al 5% su metano autotrazione
Rischio da stop auto da 2035. In Italia 30% prodotto è bio