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F1: svelata Mercedes W13, Hamilton "mai detto mi ritiro"

"Amo ciò che faccio". Torna livrea grigia

Redazione Ansa

La testa di Michael Masi in cambio della permanenza di Lewis Hamilton in Formula 1. La Mercedes non lo ammetterà mai e il team principal Mercedes Toto Wolff ha negato che sia stata questa la condizione posta dal marchio anglo-tedesco per rivedere in pista il sette volte campione del mondo. Ma le voci in proposito sono insistenti e resta la coincidenza: l'annuncio della Fia della rimozione del direttore di gara australiano, reo del 'pasticcio' di Abu Dhabi, appena un giorno prima che venisse svelata la W13 che Hamilton guiderà alla rincorsa dell'ottavo titolo iridato, dopo esserselo visto strappare a Yas Marina da Max Verstappen, a detta dell'inglese e della Mercedes con un vulnus dei regolamenti in regime di safety car. Alla presentazione della W13 - con una livrea tornata all'argento, salvo pennellate di verde acido in omaggio allo sponsor Petronas - Hamilton ha sgombrato il campo dai rumors sul ritiro, per dedicarsi a tempo pieno al mondo della moda, sua seconda passione: "Non ho mai detto che mi sarei fermato, amo quello che faccio. E' un privilegio lavorare con un così grande gruppo di persone". Non ha però smentito di averci pensato.
    "Ovviamente è stato un periodo difficile per me. C'è stato un momento in cui avevo davvero bisogno di fare un passo indietro, di stare in famiglia. Alla fine ho deciso che avrei portato l'attacco al titolo per un'altra stagione" ha spiegato Hamilton, dopo un inverno passato in silenzio. Al suo fianco avrà un nuovo compagno di squadra, il 24enne connazionale George Russell, che ha preso il posto del finlandese Valtteri Bottas, passato all'Alfa Romeo. Da parte sua Wolff ha concesso che Abu Dhabi "fa parte del passato", ma poi ha ammesso: "E' qualcosa dalla quale non ci riprenderemo". "Conosco Lewis da così tanto tempo e non ero preoccupato di un possibile ritiro. In effetti non l'ho mai visto così determinato - ha aggiunto - Ma ovviamente la vicenda ha avuto un grande impatto su di lui. Quando vengono coinvolte equità e giustizia e ciò accade a te è difficile affrontarlo, lo capisco". Ora però si volta pagina: "Lewis è il miglior pilota del mondo e sarà affiancato da uno dei più brillanti e promettenti dell'ultima generazione, George". Quanto alla scelta della Fia di rimuovere Masi, Wolff l'ha definita "un segnale incoraggiante. E' stata creata una struttura di supporto per il direttore di gara e la FIA ha dichiarato che ci sarà una sala di controllo virtuale. E' un passo nella direzione giusta". 

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