Tra le molte ricorrenze dell'anno 2023 che rimandano alla storia dell’automobile, parecchie - oltre ad importanti anniversari di nascita come i 125 anni di Enzo Ferrari e di Battista ‘Pinin’ Farina - riguardano episodi che sono strettamente legati a industriali, inventori e altri ‘grandi’ delle quattro ruote. Partendo dagli eventi più lontani, nel 1893 (cioè 130 anni indietro) Frank Duryea fa un giro sulla prima macchina americana a benzina nell’abitato di Springfield, Massachusetts.
Si tratta di una carrozza con propulsore ciclo Otto - battezzata assieme al fratello Charles Buggyaut cioè passeggino - che in quel debutto su strada riesce a percorrere poco più di mezzo miglio. Sempre nel 1893 (è il 23 febbraio) Rudolf Diesel ottiene il brevetto per il suo motore a combustione interna con autoaccensione Neue rationelle Wärmekraftmaschine concesso con numero DRP 67 207. L'idea vincente è quella di sfruttare l'alta temperatura generata dalla compressione dell'aria nella camera di scoppio per provocare l’accensione della miscela aria-combustibile.
A Modena nel febbraio del 1898 (125 anni fa) Enzo Ferrari figlio di Alfredo - titolare di officina di carpenteria meccanica e originario di Carpi in provincia di Modena - e di Adalgisa Bisbini nata a Marano sul Panaro, sempre in provincia di Modena. Il piccolo futuro ‘Drake’ ama trascorrere il tempo nell’azienda di famiglia e ha le prime esperienze di guida sulla Diatto di famiglia. Dopo la Prima Guerra Mondiale trova lavoro a Torino nella Carrozzeria Giovannoni, dove vengono recuperati di autocarri leggeri come i Lancia Zeta-12/15HP e i Fiat Brevetti (dismessi dall'uso bellico) e consegnati dopo essere stati ricondizionati alla Carrozzeria Italo-Argentina di Milano.
Così il giovane Ferrari perfeziona le sue doti di pilota e, dopo essere entrato nella CMN, debutta alla X Targa Florio al volante di una CMN 15/20HP. Nel 1920 il salto di qualità in quanto inizia a correre con l'Alfa Romeo e nel 1923 la prima vittoria nel Gran premio del Circuito del Savio. Sempre nel 1898 nasce a Cortanze in provincia di Asti il futuro carrozziere Battista ‘Pinin’ Farina. Decimo degli undici figli di Giuseppe Farina e Giacinta Vigna, viene chiamato Pinìn (ovvero Giuseppino in piemontese) per la sua somiglianza con il padre.
Da ricordare che nel 1961 Giovanni Battista Farina cambiò ufficialmente il suo cognome in Pininfarina - come la sua azienda già di successo - autorizzato dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Il 24 dicembre dello stesso anno, il 1898, compare sulla scena un altro futuro protagonista della storia dell’automobile. E’ Louis Renault (nato nel 1877) che collauda su strada con successo la sua Voiturette. L’auto è stata costruita modificando con l’aggiunta di una quarta ruota un triciclo De Dion-Bouton.
Sono nuovi anche il cambio a 3 rapporti con retromarcia e una soluzione originale: la trasmissione a presa diretta con giunto cardanico. Nel 1903 lo sconosciuto inventore francese Gustave-Désiré Leveau presenta la prima cintura di sicurezza a bretella per auto, sostanzialmente per evitare di essere sbalzati fuori dall’abitacolo. Curioso notare però che lo sviluppo di questa soluzione - decisiva per la sicurezza delle auto - si deve proprio a Louis Renault e all’asso dell’aviazione Célestin Adolphe Pégoud. Anche i nomi di H. Nelson Jackson, di Sewall Crocker e del loro cane Bud noi sarebbero mai entrati nella storia dell’automobile se questo ‘terzetto’ non si fosse imbarcato nel 1904 in una impresa per l’epoca difficile e ardita: guidare un’auto (era una Winton battezzata Vermont) dalla California a New York su un itinerario praticamente privo di strade.
Nonostante il fango, le frane, i guasti e la mancanza di strade e ponti il viaggio viene completato in 63 giorni. Un salto di 9 anni ci porta a celebrare nel 2023 il centodecimo anniversario della nascita di Pietro Frua, uno dei più grandi designer italiani. Dopo essersi diplomato disegnatore tecnico presso la Scuola allievi Fiat, entra agli Stabilimenti Farina diventandone, a soli 22 anni, il direttore del Centro Stile. Al suo estro creativo e al suo rigore stilistico si devono modelli come l'AC 428, le Maserati Mistral, Quattroporte e Kyalami, la Renault Floride, la Volvo P1800. Infine un importante anniversario, i 70 anni dalla nascita di un modelo che nel secolo scorso fece conoscere a tutto il mondo il lavoro di una carrozzeria oggi purtroppo scomparsa e di un grande ingegnere e imprenditore italiano.
Parliamo di Ghia (dal 1970 diventato brand di Ford) e di Luigi Segre che dopo averla guidata commercialmente dal 1948 ne divenne il proprietario nel 1953 fino alla sua morte prematura nel 1963. Esattamente 70 anni fa Ghia presenta un inedito modello sportivo derivato dal Volkswagen Maggiolino. Il progetto, sviluppato industrialmente con il carrozziere tedesco Karmann entusiasma l'amministratore delegato del Gruppo Vw Heinrich Nordhoff. E l’auto - primo esempio della fruttuosa collaborazione fra il mondo dello stile torinese e la Casa tedesca - viene lanciata come modello di serie Karmann Ghia nel 1955.
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