(ANSA) - TRIESTE, 14 GEN - I benefici degli sconti al costo
del carburante disposti dalla Regione Friuli Venezia Giulia da
quando si è verificata l'impennata delle accise non sono più
sufficienti ad equiparare il costo alla pompa in Italia e nella
confinante Slovenia. Dunque molti automobilisti dell'area
triestina e goriziana preferiscono percorrere i pochi chilometri
che distanziano il centro città dalla Slovenia per fare il pieno
nei distributori poco più in là del confine.
Ma non si stanno formando le file verificatesi in passato
quando la differenza del costo era sensibile. Oggi, ad esempio,
a Basovizza, sul Carso triestino, il costo alla prima area di
servizio in territorio sloveno è fissato a 1,485 euro, circa 40
centesimi in meno rispetto ai distributori in città con gli
sconti decisi dalla Regione. Vale a dire che su un pieno di
carburante di 40 litri, il risparmio ammonta a circa 20 euro.
Una valutazione questa valida per la Slovenia ma non per
l'Austria, dove il prezzo dei carburanti se non più alto che in
Italia, è uguale alle pompe nazionali. Dunque, per gli
automobilisti friulani che confinano con l'Austria al Nord del
Friuli Venezia Giulia, non è conveniente attraversare il
confine.
Come sottolineava la Regione soltanto il 30 dicembre scorso,
i fondi per i carburanti agevolati sono stati aumentati poco più
di 40 milioni a 58,5 milioni di euro, garantendo anche per il
prossimo 2023 il "super sconto", con, inoltre, una nuova legge
che permetterà un ulteriore sconto per le fasce confinarie.
(ANSA).
Benzina: Fvg, sconto non basta, meglio il pieno in Slovenia
Nonostante i benefici erogati dalla Regione