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Via delle strade di Parigi i monopattini a noleggio

I cittadini approvano il divieto da settembre, boom di vendite

Redazione Ansa

Via i monopattini a noleggio dalle strade di Parigi: dopo il referendum che ha messo al bando le "trottinette", la sindaca Anne Hidalgo ringrazia la cittadinanza per la mobilitazione e conferma che il divieto entrerà in vigore dal primo settembre. Con buona pace degli operatori che tuttavia denunciano la scarsissima affluenza alla consultazione cittadina, mentre esplodono le vendite per i monopattini privati. ''Grazie agli oltre 100.000 parigini che si sono espressi", afferma la sindaca socialista all'indomani del voto, plaudendo ad "una bella vittoria della democrazia locale. "Ancora una volta - prosegue in un tweet - Parigi ha saputo innovare! I parigini si sono massicciamente pronunciati contro i monopattini in libero servizio. Gli vieteremo entro il primo settembre". Negli ultimi anni i monopattini elettrici in sharing hanno conquistato strade e boulevard della capitale, ma la mancanza di regole insieme all'imbarbarimento alla guida di troppi utenti, ha finito per esasperare gli abitanti. Che - al momento di votare e nonostante una massiccia campagna social delle società di noleggio Lime, Dott e Tier - hanno dato vita ad un vero e proprio plebiscito, con 9 elettori su 10 favorevoli al divieto. Amaro il commento degli operatori. "Prendiamo atto di questa consultazione inedita, la cui partecipazione sarebbe potuta essere più ampia e rappresentativa se le modalità della votazione fossero state differenti: più seggi, scrutinio elettronico, informazione comunale", deplorano Lime, Dott e Tier in una nota, aggiungendo che ieri si è espresso "il 6,7% dei parigini iscritti nelle liste elettorali", equivalente al "4,2% della popolazione parigina". "Questo - è il loro avvertimento - conduce a scavare un fossato tra favorevoli e contrari". "Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese", proseguono le tre società, assicurando che "la nostra priorità in quanto datori di lavoro responsabili è adesso garantire l'avvenire dei nostri dipendenti", circa 800 a Parigi per le tre sigle di sharing. A far reagire in modo così netto i residenti della Ville Lumière - già alle prese con una circolazione stradale in continuo cambiamento e con ingorghi sempre più pesanti - non sono è stato soltanto l'uso selvaggio dei monopattini ma anche i continui incidenti, i feriti e purtroppo le vittime. Come Miriam Segato, l'italiana di Capalbio travolta e uccisa il 14 giugno 2021 da un monopattino che sfrecciava impunemente con due ragazze a bordo. A gennaio, Hidalgo aveva annunciato un "codice della strada" contro la guida selvaggia non solo dei monopattini, ma anche di biciclette e bici assistite, la cui entrata in vigore è prevista entro fine estate. Il governo di Elisabeth Borne, al contrario, si era mostrato decisamente contrario al divieto dei monopattini a noleggio volendo piuttosto favorire una migliore regolamentazione della cosiddetta 'piccola mobilità' urbana a livello nazionale. Nei giorni scorsi, il ministro dei Trasporti Clément Beaune, ha presentato un piano nazionale che ambisce a una "pacificazione dello spazio pubblico" con regole più rigide e multe più salate. "Se ben organizzati, ben regolati, i monopattini elettrici possono essere una chance", aveva dichiarato il fedelissimo di Emmanuel Macron. Il referendum non segnerà la fine dei monopattini elettrici a Parigi, le cui vendite sono in pieno boom. Secondo gli ultimi dati pubblicati da FP2M, in Francia, nel 2022, ne sono stati venduti 759.000, il triplo rispetto al 2019.

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