Tempi duri per gli automobilisti: oltre ai continui rincari dei carburanti devono infatti fare i conti con un mercato che sembra ormai fuori controllo con le auto usate, complici anche i tempi d'attesa lunghissimi per la consegna delle nuove, saliti del 30% nei primi tre mesi dell'anno. Ma anche le nuove sono decisamente rincarate: 26. 000 euro il costo medio. Ma non solo: c'è da fare i conti anche con le multe e gli autovelox. Una situazione - spiega Simone Baldelli, già presidente della commissione parlamentare di inchiesta per la tutela dei consumatori - che attende da 13 anni una legge che detti "regole certe e chiare sul loro utilizzo". Complici i tempi di attesa infiniti per la consegna delle auto nuove, il mercato delle auto usate in Italia è "letteralmente impazzito, - sostiene Federcarrozzieri - facendo impennare i listini praticati al pubblico. Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, unitamente ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori e all'aumento dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura è pari a 26mila euro), hanno allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l'attesa supera con facilità i 12 mesi". In qusta situazione "chi ha impellente necessità di acquistare una vettura, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell'usato dove i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle: nel 2022 i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%, fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell'anno l'aumento dei listini si aggira attorno al +30%. Ci sono così ulteriori rischi per gli automobilisti e per i consumatori che si affacciano a tale mercato: il primo è legato evidentemente ai prezzi di acquisto superiori rispetto al passato, il secondo, di segno nettamente opposto - denuncia Federcarrozzieri - è determinato, in caso di sinistro, dalla insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni". Assoutenti ha intanto realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. Nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18mila euro, cifra salita oggi a 26mila euro con un aumento spropositato del +44,4% in appena 10 anni. Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari, sia l'avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi. "Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall'altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo. - spiega il presidente Furio Truzzi - La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale. Crediamo che il Governo debba contrastare l'esplosione dei listini delle auto studiando una seria politica di incentivi per il settore".
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