Rubriche

Aci Milano, l'auto rimane centrale come il trasporto pubblico

Ma serve "nuova organizzazione circolazione contro indisciplina"

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 GIU - Chi pensa ad una città senza auto non pensa agli anziani, ai professionisti, agli artigiani, ai medici, agli infermieri, ai milanesi che lavorano in centri sparsi per l'area metropolitana poco raggiunti dal trasporto pubblico. Tutte categorie per le quali l'auto rimane indispensabile. Ipotizzare "il dimezzamento delle auto private entro il 2030 è un provvedimento socialmente iniquo". E' quanto emerso, fra l'altro, in un incontro organizzato da Automobile Club Milano sul traffico. Allo stesso tempo per l'ente bisogna dare priorità ai mezzi pubblici, alla città metropolitana con al centro un piano territoriale che punti a una metropoli policentrica con minore carico antropico capace di distribuire le funzioni primarie in poli urbani esterni. Fondamentale - è stato detto - è il ruolo della rete ferroviaria regionale che va valorizzato: il trasporto pubblico su ferro è indispensabile per i pendolari e potrebbe giovarsi di stazioni principali attrezzate.
    "L'indisciplina stradale domina la città. Oltre ad una nuova organizzazione della circolazione, è necessario un sanzionamento, oggi irrilevante, dei comportamenti scorretti di alcuni utenti della strada", è stato anche osservato.
    "Ogni giorno ascoltiamo le esigenze e le richieste di chi ha a che fare con una mobilità spesso caotica, non sicura, poco funzionale e costosa. Vogliamo dare voce ai cittadini e contribuire con precise proposte e indicazioni a dare soluzione ai loro problemi", ha sottolineato il presidente di Aci Milano, Geronimo La Russa. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it