Spegne settanta candeline l’Alfa Romeo Giulietta, un modello iconico, che nacque dall’esigenza di rivolgersi ad un pubblico più vasto da parte della casa del biscione senza tradire il suo DNA a livello di stile e prestazioni. Il design griffato Bertone fu frutto dell’estro di Franco Scaglione, già autore, tra le altre, della “33 Stradale” del 1967.
La Giulietta, con la sua linea bassa, filante, e pulita, e con una vista posteriore caratterizzata da un lunotto inclinato ed avvolgente, oltre che dalle “pinnette” laterali emanava dinamismo anche quando non era in movimento. Presentata il 21 aprile 1954 al Salone di Torino, nella variante coupè, la Giulietta “Sprint”, a pochi giorni dall’evento, raccolse già qualcosa come 2.000 ordini, un numero sbalorditivo per il periodo. Sotto le sue forme affascinanti nascondeva un quattro cilindri bialbero da 1,3 litri completamente realizzato in alluminio di derivazione aereonautica, capace di spingerla a circa 170 km/h.
Prestazioni che consentirono alla Sprint, nella versione “Veloce”, di aggiudicarsi la propria classe alla 1000 Miglia del 1956, e diverse vittorie su piste e strade di tutto il mondo. In seguito, alla Sprint si aggiunsero altre versioni come la berlina, la Spider e la Giulietta SZ a “coda tronca”, per un totale di 177.690 Giulietta costruite dal 1954 al 1965. Il successo della Giulietta fu tale che quando dalle linee di produzione al Portello uscì la berlina numero 100.001, arrivò persino Giulietta Masina, musa di Federico Fellini, per festeggiare il primo traguardo produttivo a sei zeri della Casa Milanese.
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