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ASI Motoshow 2024: tutti i dati di un'edizione da record

Moto uniche e campioni del mondo presenti all'evento

Redazione Ansa

L'edizione numero 21 di ASI MotoShow 2024, andata in scena presso l'Autodromo "Riccardo Paletti" di Varano de' Melegari, grazie all'organizzazione dall'Automotoclub Storico Italiano, ha visto protagoniste oltre 700 moto storiche con migliaia di persone che hanno assistito all'evento. Nel corso della kermesse motoristica dedicata alle 2 ruote c'è stata una nutrita rappresentanza di campioni, tra questi annoveriamo la presenza di Giacomo Agostini, 15 volte campione iridato, di Manuel Poggiali, con 2 titoli in bacheca, e, ancora, di Eugenio Lazzarini e Luca Cadalora, entrambi con 3 mondiali conquistati, di Pierpaolo Bianchi forte dei suoi 3 titoli, e di Carlos Lavado, che ha aggiunto i suoi 2 mondiali. I piloti in questione hanno sfilato nel corso di due parate in sella alle moto che li hanno portati al successo.
    Da segnalare, inoltre, la presenza ufficiale di Yamaha e Honda all'evento, col la prima che ha esposto la YZR 500 utilizzata da Eddy Lawson nel mondiale 1986, laYZR 250 che corse con Cadalora nel 1990 e la nuova XSR 900 GP; e la seconda, per la prima volta ad ASI MotoShow, che ha realizzato una speciale esposizione con i modelli storici prodotti nello stabilimento italiano di Atessa, ed ha organizzato tour gratuiti alla scoperta del territorio con la possibilità di provare la nuova gamma 2024.
    Durante la manifestazione, il paddock si è trasformato in un museo dinamico, nel quale, c'è stato spazio per il gruppo ASI delle "Centenarie", per le rabbiose "125" degli anni '90, per la celebrazione del 75° anniversario di Laverda, fino a modelli a stelle e strisce dalle origini agli anni '80 con moto rare come due Henderson del 1914 e 1929, le immancabili Harley-Davidson, comprese le varianti militari e da competizione, le Indian Chief del 1935 e 1946, ed una Reading Standard. Non sono mancate le italiane Benelli e MotoBi, molte delle quali provenienti dal Museo Officine Benelli di Pesaro, esposte per raccontare la storia sportiva dei due marchi.
    Bisogna ricordare anche la presenza dello scooter francese "antivespa" introdotto all'inizio degli anni '50 dal costruttore Terrot, e della Vespa 50 con cui, nel 1979, il giornalista Valerio Boni riuscì a percorrere 940 chilometri in 24 ore senza sosta. Un'impresa, ripetuta e migliorata, a distanza di 35 anni, con tanto di record da Guinness dei Primati. Infine, ad impreziosire il tutto, c'era la Ducati Desmosedici GP numero 12 con cui Troy Bayliss, nella stagione 2006, vinse in MotoGP nella gara di Valencia provenendo direttamente dalle corse delle derivate di serie, che è scesa in pista con Manuel Poggiali.
    "Quest'anno abbiamo superato ogni record di partecipanti e di pubblico con un afflusso enorme - ha commentato il presidente dell'ASI Alberto Scuro - la straordinaria presenza di club e appassionati hanno confermato un successo che continua a crescere ma che quest'anno è andato oltre le nostre aspettative". 
   

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