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Citroën Visa 'Chrono', restaurata in Italia la numero 102

La prima apparizione della serie "Chrono" fu in Francia nel 1982

Citroën Visa "Chrono": restaurata in Italia la numero 102

Redazione Ansa

  Nel 1983 arrivò in Italia la Citroën Visa "Chrono", versione speciale limitata a 1650 esemplari e la numero 102 è stata restaurata in cinque mesi a Sesto Imolese da Moreno Tassinari, per anni riparatore autorizzato Citroën e appassionato della Visa.
    La serie speciale di mille esemplari Visa "Chrono" venne presentata per la prima volta nel 1982 per il mercato francese ed era ispirata alla VISA "Trophée", ovvero la vettura Gruppo B costruita in 200 esemplari per le competizioni rallistiche. Ma visto il successo, i manager del double chevron decisero di riproporre la formula anche per altri mercati europei (Francia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Italia) con una tiratura limitata a 1650 esemplari, 400 dei quali destinati all'Italia a un prezzo di listino di 10.403.000 lire.
    A seconda del Paese di destinazione, le vetture avevano una livrea personalizzata: oltre al bianco, rosso e blu della Francia, le bande laterali erano nere, rosse e gialle per la Germania, rosse e bianche per l'Austria, nere, gialle e rosse per il Belgio, rosse e blu per l'Olanda e rosse e nere per la Svizzera. Anche le motorizzazioni erano diverse: 93 cavalli per la sola Francia, 80 (il motore della Visa GT) per tutti gli altri Paesi eccetto la Svizzera, dove la potenza scendeva a 72 cavalli a causa delle severe norme antinquinamento in vigore all'epoca in quel Paese.
    L'esemplare restaurato si presentava in buone condizioni anche se la ruggine aveva iniziato a diffondersi. Il lavoro ha richiesto lo smontaggio e la revisione (o sostituzione) di tutti i componenti della vettura.
    La corrosione che aveva minato la scocca è stata completamente eliminata, con un complesso risanamento dello scheletro della vettura teso a salvare quanto più possibile della vettura originale senza tuttavia eccedere nel riporto di nuovo metallo, sia per non appesantire la vettura che per non aumentare le zone di rigidità non previste nel progetto originale. Anche le decorazioni sono state ricostruite fedelmente, con un kit di adesivi che riproduce quelle d'origine per il mercato del nostro Paese.
    Il motore è stato smontato e controllato. Si è rivelato in condizioni migliori rispetto al previsto e l'intervento è stato qui piuttosto contenuto: i materiali di consumo, come cinghia distribuzione, frizione e una regolata generale alle punterie.
  
   

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