Per risolvere rapidamente il problema della carenza di semiconduttori - che secondo Glenn O'Donnell, vicepresidente della società di analisi Forrester potrebbe durare fino al 2023 - il colosso cinese dell'auto Geely ha fatto ulteriori acquisizioni in questo settore . Lo scorso 17 maggio ha infatti investito in una società di semiconduttori, la Guangdong Xinyueneng Semiconductor Co.
Si tratta di un ulteriore dispiegamento di Geely (che possiede tra l'altro Volvo, Lotus, Proton, Lynk&Co più molti altri brand) nel business dei semiconduttori, dopo l'ingresso avvenuto il 6 maggio nel capitale della Suzhou Guangzhiju Optoelectronics Technology, società che si concentra nella progettazione e nei servizi relativi ai circuiti integrati. Per quanto riguarda la struttura azionaria della Guangdong Xinyueneng Semiconductor Co, il 40% delle partecipazioni è detenuto dalla Viridi E-Mobility Technology (Ningbo) Co a sua volta controllata al 100% da Geely Auto Group. Secondo Tianyancha, negli ultimi sei mesi sono state create due società di chip affiliate a Geely. Già alla fine del 2020, era stata creata la Wuhan Lotus Technology Co per operare egualmente nella progettazione e nei servizi collegati ai chip. Da notare, riferisce Gasgoo, che il rappresentante legale di quest'ultima azienda è Feng Qingfeng, vice presidente di Geely Auto Group e Ceo del Gruppo Lotus.
Geely investe nella Guangdong Xinyueneng Semiconductor
Continua lo shopping per rispondere alla crisi dei microchip