(ANSA) - PONTEDERA (PISA), 20 APR - "Gli fu chiesto di
mettere l'Italia su due ruote e inventò la Vespa, ma per noi era
soprattutto un nonno affettuoso e geniale, capace di risolvere
in casa anche il problema della biancheria che non si asciugava
se fuori pioveva inventandosi quella che possiamo considerare
l'antenata dell'odierna asciugatrice". Così Maria D'Ascanio,
oggi a Pontedera per i Vespa world days, ricorda il nonno
Corradino, il progettista chiamato nel 1945 dalla Piaggio per
realizzare un motociclo a basso costo che aiutasse gli italiani
a ripartire dopo la seconda guerra mondiale.
"Per me e le mie due sorelle - prosegue la nipote
dell'ingegnere - celebrare il nonno è sempre una grandissima
emozione. Vedere Pisa, dove risiediamo, e Pontedera piene di
Vespe con gruppi che arrivano qui da tutto il mondo per la Vespa
è un brivido speciale. Anche se nostro nonno da lassù starà
sorridendo e direbbe: 'tutta questa gente cosa ci fa qui, sta
perdendo tempo, bisogna fare qualcosa di utile'. Lui è sempre
stato un pragmatico e con il cervello in movimento". Infine,
Maria D'Ascanio ricorda che il garage del nonno "è sempre stato
una specie di laboratorio per lui e per noi: ci faceva giocare
con i trucchi di magia che si inventava, perché si dilettava a
fare il prestigiatore, mentre le mie sorelle costruivano piccoli
gioielli con gli scarti dei suoi strumenti". (ANSA).
Nipote Corradino D'Ascanio, 'inventore da Vespa ad asciugatrice'
"Gli fu chiesto di mettere l'Italia su ruote, ha creato il mito"