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Il nuovo motore V2 Ducati tra prestazioni e tecnologia

Bicilindrico svelato in episodio della Ducati World Première

Nuovo motore V2 Ducati

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 31 OTT - Con un nuovo episodio della Ducati World Première la casa di Borgo Panigale ha svelato il nuovo motore V2, il bicilindrico più leggero prodotto da Ducati e chiamato a proseguire la tradizione iniziata col Pantah e continuata con Desmodue, Desmoquattro, Testastretta e Superquadro.
    Il nuovo arrivato è la testimonianza che Ducati continua a credere e investire sul bicilindrico a V di 90°, ovvero il motore che ha caratterizzato alcune delle moto più iconiche della Casa di Borgo Panigale e che ha conquistato più di 400 vittorie e 1000 podi nei campionati riservati alle derivate di serie. 

 



    Pensato per offrire il massimo divertimento alla guida, il nuovo V2 può contare su un'erogazione ricca di coppia a tutti i regimi e a prestazioni da motore sportivo agli alti. Con questo nuovo motore Ducati conferma anche l'impegno nello sviluppo che si è concretizzato con l'introduzione di ben quattro motori completamente nuovi in soli sette anni.
    Questo nuovo bicilindrico è omologato secondo la normativa Euro5+, ha una cilindrata di 890 cm3, è dotato del sistema di fasatura variabile IVT (Intake Variable Timing), di canne riportate in alluminio e pesa solamente 54,4 kg, facendo segnare nuovi riferimenti per leggerezza nella gamma Ducati.
    Lo schema V2 a 90° conferisce al motore caratteristiche di snellezza e personalità nel timbro e nell'erogazione, profondamente legato alla tradizione Ducati. Inoltre, la V di 90° disegnata dai cilindri determina una naturale equilibratura delle forze del primo ordine, senza la necessità di ricorrere ad un La versatilità tipica dei bicilindrici Ducati è una delle qualità del nuovo V2, che si adatta a diverse moto della gamma, grazie alla sua compattezza e alle prestazioni che è in grado di offrire. Il nuovo V2 permette anche la definizione di moto più compatte grazie a ingombri particolarmente contenuti per via della pompa dell'acqua posizionata sulla testa del cilindro anteriore.
    Questa soluzione minimizza la tuberia in gomma esposta del circuito di raffreddamento, migliorando l'estetica nelle moto in cui il motore è lasciato in vista. Per gli stessi motivi, il nuovo bicilindrico è dotato di uno scambiatore di calore acqua/olio posizionato all'interno della V dei cilindri, che consente l'eliminazione del radiatore olio.
    Questa scelta tecnica riduce ingombri e pesi, e migliora l'impatto estetico del motore. Come sulla nuova Panigale V4, poi, il cambio è dotato di Ducati Quick Shift. Il DQS di seconda generazione utilizza una strategia basata unicamente sul sensore marcia, potendo così utilizzare un comando a pedale privo di microswitch.
    Questa soluzione offre al pilota un feeling più diretto, con corsa ridotta e senza quella sensazione di 'gommosità' tipica dei quickshifter tradizionali, e facilita la ricerca della folle. La frizione antisaltellamento a 8 dischi, derivata dalla più recente versione utilizzata dal Testastretta 11°, mitiga anche la coppia retrograda a gas chiuso e in scalata, migliorando la stabilità della moto nelle frenate più decise.
    Il nuovo V2 sarà disponibile anche in versione depotenziata su moto destinate ai possessori di patente A2. (ANSA).
   

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