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MotoGp: festa Ducati per un 2024 tutto d'oro

La Rossa di Borgo Panigale celebra la sua stagione di dominio

Redazione Ansa

 "Nessuno è perfetto". La scritta appare a caratteri cubitali nel corso della conferenza stampa di Ducati che apre l'evento 'Campioni in festa', a Bologna. Si tratta, ammette l'ad Claudio Domenicali, di un rimando a Les Mans 1983, quando Porsche piazzò nove auto in Top Ten - le sfuggì solo il nono posto - e 'ammise' il fallimento nel cercare l'en plein. Quarantuno anni dopo la Rossa riprende lo slogan per riassumere la propria stagione di MotoGp 2024: le moto Ducati hanno vinto 19 gare su 20. Se le sono distribuite Jorge Martin, Pecco Bagnaia, Marc Marquez ed Enea Bastianini, che hanno concluso la stagione ai primi quattro posti. Su 60 posti sul podio, 53 sono stati occupati da un pilota Ducati. E sono 66 gare che la Rossa di Borgo Panigale non scende dal podio.
    "Credo che Ducati in MotoGp abbia segnato il nuovo corso: ci troviamo oggi con una situazione di competitività completamente ribaltata rispetto a cinque o dieci anni fa e moltissimo dipende dalle innovazioni che i tecnici di Ducati Corse hanno portato in pista", riassume Domenicali.

 

 
    E così, come già nei due anni passati e nel 2007, la Ducati chiama a raccolta il popolo della Rossa per festeggiare, anche insieme agli altri protagonisti della stagione sportiva: oltre al direttore della squadra corse Luigi Dall'Igna e ai piloti della MotoGp, ci sono Nicolò Bulega e Alvaro Bautista, che in Superbike non hanno vinto il titolo piloti ma hanno portato quello costruttori, Adrian Huertas campione Supersport e Antonio Lupino, campione italiano di motocross, l'ultimo terreno su cui si è lanciata la casa bolognese.
    Non tutti resteranno l'anno prossimo: Martin lascia la Pramac da campione mondiale, "mi porterò l'esperienza e l'aver capito un metodo di lavoro che mi può aiutare in futuro", ed è ai saluti anche Enea Bastianini ("sono stati quattro anni molto belli con alti e bassi, a volte non sono stato all'altezza della situazione e ho tante cose da rimproverarmi").
    Il futuro vedrà Bagnaia affiancato da Marc Marquez nel team ufficiale, in arrivo dal team Gresini. "Sono al momento giusto per la mia carriera sportiva, al posto giusto", annuncia lo spagnolo, che nel 2024 è rinato: "Pensavo di non farcela più, ma ho visto che ancora sono competitivo e che con la moto giusta, nel posto giusto, posso vincere delle gare". E l'anno prossimo "o vinco io o vince Pecco". Bagnaia cerca la rivincita dopo aver visto sfumare il sogno del terzo titolo di fila: "Perdere serve da lezione, sappiamo cosa fare per non sbagliare più", assicura.


    A lato, in bella vista, c'è una Panigale della settima generazione ma in scala ridotta: è un modellino della Lego. Per i modelli a misura umana, Domenicali assicura di non avere in mente rivoluzioni nel breve termine: "Non vogliamo crescere troppo", spiega sottolineando che "non possiamo pensare di vendere 200mila moto all'anno. Pensiamo che la gamma sia equilibrata, abbiamo scelto di non andare verso il basso.
    Scrambler a parte, in Ducati si entra con la Monster, quindi 900 di cilindrata".
    Per i discorsi di prospettiva, però, c'è tempo. Oggi è il giorno della festa e, abbandonato il palazzo dei Congressi, piloti e dirigenza si dirigono in Fiera. Ad attenderli, cinquemila tra appassionati e dipendenti. Tra gli ospiti Paolo Cevoli, la Ducati Band (formata in parte dai dipendenti) e Dj Bia Pils.

 

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