Autobus urbani a idrogeno prodotti tra Bologna e la provincia di Avellino. Si comincerà nel 2024, grazie a un accordo tra Industria italiana autobus (Iia) e l'azienda portoghese CaetanoBus. I mezzi fabbricati in Italia saranno destinati sia al mercato interno sia a quello internazionale. "É presto per quantificare i volumi di produzione", fanno sapere dall'azienda, "ma la domanda è in costante crescita". Intanto, già dalla fine di quest'anno, Iia avvierà la commercializzazione dei veicoli a idrogeno prodotti da Caetano con Toyota. L'azienda nipponica e quella lusitana lavorano insieme dal 2021 per la diffusione di autobus a emissioni zero. Quelli in arrivo in Italia sono equipaggiati con le celle a combustibile, dove l'energia è sprigionata dalla reazione chimica tra idrogeno e ossigeno. Oltre alla tecnologia Fuel Cell di Toyota, i bus si basano sul sistema H2.City Power, messo a punto proprio da Caetano. Iia, ex Bredamenarinibus, si prepara così a compiere un nuovo passo verso la mobilità sostenibile. Percorso intrapreso già all'indomani del salvataggio del 2019, con l'entrata nell'azionariato di Invitalia, con il 42,76%, e Leonardo, 28,65%. Dopo aver rilanciato la filiera italiana dell'autobus elettrico, l'azienda ha appena ricevuto un finanziamento di 50 milioni di euro da un gruppo di istituti di credito guidato da Banco Bpm. "Oggi, come ieri, continuiamo a perseguire gli obiettivi della transizione ecologica", commenta Antonio Liguori, presidente e amministratore delegato Iia. Soddisfatta dell'intesa anche Patricia Vasconcelos, Ceo di Caetano: "Iia è il partner ideale perché condividiamo la stessa visione nel contribuire a costruire una società a emissioni zero attraverso la nostra innovazione congiunta".
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