Rubriche

Cresce il mercato Auto, ma l'elettrico non decolla

Stellantis +23,4%. Filiera chiede di accelerare su incentivi

Vola il mercato auto italiano, +29,2% in aprile

Redazione Ansa

Vola il mercato dell'auto italiano nel mese di aprile. Secondo i dati del ministero dei Trasporti le immatricolazioni sono state 125. 805, il 29,2% in più dello stesso mese del 2022. E' il nono mese consecutivo di crescita, ma i volumi sono ancora un terzo più bassi del 2019. Da inizio anno sono state vendute 552.850, pari al 26,89% in più dell'analogo periodo del 2022, un anno particolarmente negativo per il mercato auto in Italia e in Europa. La ripresa è in atto da agosto 2022 in Italia e, come nell'Unione Europea - spiega il Centro Studi Promotor - è dovuta proprio al venire meno di gran parte delle difficoltà legate alla carenza di componenti e quindi di auto da consegnare ai clienti. Il mercato dell'auto italiano è però ancora ben lontano dai livelli precedenti la crisi innescata dall'epidemia. Le immatricolazioni del primo quadrimestre sono infatti in calo del 22,5% sullo stesso periodo del 2019. Tra i gruppi automobilistici crescono Stellantis (+24,6%), Volkswagen (+34,6%) e soprattutto Renault (+68,71%). L'Unrae,, l'associazione che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, rivede al rialzo le stime e prevede 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell'11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019). Per quanto riguarda l'alimentazione i modelli a benzina salgono al 29,2% di quota di mercato. Invece, il diesel retrocede al 19,7%. I modelli elettrici, nonostante un aumento in termini di volume del 29,9%, ottengono una quota di mercato del 3,1% appena. "In tutta l'Unione Europea cresce la quota delle auto elettriche che nei principali paesi è già da tempo a due cifre, mentre in Italia siamo ancora ben lontani. Il Governo ha dichiarato di voler rivedere il sistema degli incentivi che sta dando risultati molto modesti proprio per auto elettriche e dintorni, ma alle parole non sono ancora seguiti i fatti" sottolinea il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. Anche Federauto, la federazione dei concessionari, riscontra "uno stallo nell'impiego delle risorse Ecobonus destinate a favorire gli acquisti di vetture a zero o bassissime emissioni". L'Unrae chiede che sia riformulato il sistema degli incentivi e sollecita "la convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie". L'Anfia sottolinea la necessità di evitare "l'effetto attesa degli incentivi che potrebbe fare rallentare il mercato e chiede la loro rimodulazione per l'acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, ma anche di provvedere alla riallocazione degli oltre 250 milioni avanzati dall'ecobonus 2022".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it