Volkswagen Group Italia ritiene "non realistico" l'obbligo del livello Euro7 al 1/o luglio 2025 per le nuove auto a motore endotermico nella Ue, previsto dalla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'omologazione di veicoli a motore. Il gruppo chiede che la scadenza sia posticipata "almeno alla fine del 2026". Lo ha detto Massimo Nordio, vice presidente per le pubbliche relazioni di Volkswagen Group Italia, in audizione davanti alla Commissione Politiche Ue della Camera. Per Nordio "il problema non è l'adeguamento alla normativa Euro7, ma i tempi. Crediamo non sia realistico arrivare a una offerta di prodotto rispondente a Euro7 al 1/o luglio 2025. I tempi per arrivare a questo obiettivo dovrebbero essere posticipati almeno alla fine del 2026". "Volkswagen ha fatto una scelta chiara sulla mobilità elettrica, per arrivare alla neutralità delle emissioni al 2050 - ha aggiunto Nordio -. Siamo favorevoli al principio di rendere le auto meno impattanti, ma ritieniamo che le regole vadano riviste". Secondo il manager, se la scadenza del 2025 non verrà spostata, "ci sarà un problema industriale. Non essendo pronti a rispettare i nuovi standard, dovremo ridurre l'offerta, col rischio di tagli alla produzione. Quindi ci sarà un problema ambientale e uno sociale. Gli aggiornamenti per soddisfare le regole Euro7 porteranno ad un aumento del costo industriale, e quindi del costo di acquisto di alcune migliaia di euro. Di conseguenza, le famiglie rinvieranno gli acquisti di nuove auto, e questo rallenterà il rinnovamento del parco vericoli italiano, che notoriamente è molto anziano". (
"Il maggior produttore mondiale di batterie per auto elettrica oggi è la Cina - ha detto ancora Nordio - ma non è detto che questo debba continuare per sempre. C'è un piano europeo di gigafactory per arrivare a 1.000 gigawattora di capacità produttiva al 2030. I progetti pianificati oggi in Europa per il 2030 sono già a 730 gigawattora. Noi come Volkswagen abbiamo annunciato la realizzazione di 6 gigafactory in Europa. Vogliamo avere le nostre batterie, e contiamo di arrivare all'autosufficienza al 2030".
Secondo Nordio "fra i tre maggiori produttori di litio (componente base delle batterie per auto, n.d.r.) non c'è la Cina. Il primo è il Cile, il secondo l'Australia e il terzo l'Argentina. Dove la Cina è leader mondiale è nella raffinazione del litio e nella produzione di batterie. Queste ultime sono prodotte anche in Corea e Giappone".
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