Il marchio Dacia si evolve, come si evince dal quarto Dacia Talks, in cui il brand incontra i giornalisti dell'automotive. Nel tempo è passato dall'essere una realtà low cost, ad offrire quello che viene definito best value for money, ridefinendo costantemente gli elementi considerati essenziali dalla clientela.
Il risparmio per Dacia avviene lavorando sul superfluo, come si evince dal fatto che non c'è più pelle di origine animale e non ci sono più cromature nella gamma. Inoltre, si ottiene intervenendo sul peso, come sottolinea la Jogger che ha una massa inferiore di 300 kg rispetto al principale competitor, come è stato evidenziato nel corso dell'evento: più leggerezza vuol dire anche meno consumi e meno Co2 emessa, quindi maggiore efficienza energetica.
Per il futuro il brand punta molto su un caposaldo che è la doppia alimentazione benzina-GPL, visto che sarà presente anche con i motori che risponderanno alla normativa Euro 7, e sull'estensione dell'offerta ibrida, a cominciare dalla nuova Duster. Con l'ibrido, infatti, si andranno a raggiungere quei clienti, che ad oggi, non si rivolgono a Dacia, e si potranno coprire al meglio le esigenze degli automobilisti delle diverse zone in Italia. Dacia, inoltre porterà avanti la sua offerta 4x4, adattandosi alle nuove regole del mercato.
Infine, continuerà ad espandere la democratizzazione dell'auto attraverso il microcredito per le persone che non possono avere accesso al credito classico. In Francia, sono stati venduti 2000 veicoli con questo sistema, che consente di sostituire anche auto usate di età avanzata e particolarmente inquinanti, e prima dell'estate, come riferisce la casa, la formula dovrebbe arrivare anche in Italia. .